La nuova Roma riparte dall’attacco. Certo, se Luis Enrique riuscisse a centrare almeno la qualificazione in Europa League tutto sarebbe più semplice, ma intanto lo staff giallorosso si sta dando da fare per mettere a segno qualche colpo per la prossima stagione.
Le big sono in emergenza, ma la musica in Spagna non cambia. L’emergenza del Barça è voluta, dato che manca la stella di prim’ordine, Messi, a cui sono stati concessi alcuni giorni di riposo dopo il volo transoceanico che l’ha visto tornare a casa per le vacanze. Ma non fa nulla perché se non c’è la Pulce c’è il suo vice, Pedro, altrettanto decisivo. L’ennesimo gioiello della cantera blaugrana mette a segno una doppietta contro il Levante e colpisce anche una traversa, segno che, a differenza di quasi tutte le big mondiali, il Barcellona non è dipendente dal suo uomo migliore, e così i blaugrana hanno la meglio su un volenteroso ma molto meno temibile Levante.
Lo stesso non si può dire del Real Madrid, evidentemente dipendente dalle giocate di Cristiano Ronaldo, la cui emergenza riguarda l’assenza probabilmente per 6 mesi di Higuain. E’ un gol del portoghese ad aprire le marcature, ed un altro a chiuderle. Nel mezzo la rete di Ozil. Ma a far notizia è il ritorno di Kakà in maglia blanca dopo quasi 8 mesi di assenza (se si escludono le partite del Mondiale), nell’ultimo quarto d’ora. A dir la verità la mossa di Mourinho appare azzardata visto che lo fa entrare al posto di Benzema, facendogli fare la prima punta ed arretrando così il baricentro che porta inevitabilmente al gol avversario. Poco male, il Real vincerà 2-3 e rimane a due lunghezze dal Barça.
La quinta giornata di Champions League ha regalato due qualificazioni e mezza all’Italia, ma diversi passaggi del turno anche ad altri club. Dopo i 3 passaggi del turno matematici di ieri, ben 6 ce ne sono oggi, Inter compresa. La prima qualificazione avviene proprio nel girone dei nerazzurri, dove il Tottenham ottiene la vittoria grazie al 3-0 rifilato al Werder Brema senza nemmeno troppa fatica. Uno strapotere evidente sin dall’inizio (il gol di Kaboul arriva al 6′) che diventa anche eccessivo quando Bale dimostra di non interessarsi più di tanto del rigore sbagliato nel finale.
Passano il turno anche Manchester United e Valencia. Agli inglesi basta un gol del ritrovato Rooney (su calcio di rigore) per avere la meglio sul difficile campo dei Glasgow Rangers che comunque ottengono la qualificazione all’Europa League, mentre gli spagnoli sotterrano 6-1 il Bursaspor, ancora a zero punti, in una gara chiusa già nel primo tempo in cui Soldado e compagni avevano segnato 4 gol nel giro di 20 minuti.
Fallita la replica della Champions League, al Barcellona rimane almeno la consolazione di portare a casa il ventesimo titolo nazionale, nonché il record di punti. Sì perché nell’anno in cui
Il turno infrasettimanale lunghissimo della Liga (durato 3 giorni) si è finalmente concluso, ma senza alcuna sorpresa in vetta. Lo spettacolo però non è mancato. Apre il Barcellona, dato che
Ormai è fatta. A meno di stravolgimenti, pare davvero impossibile che questo Barcellona possa lasciarsi sfuggire la Liga 2009/2010. La consacrazione arriva, come ogni anno, dal “clasico”, la partita tra
Le big della Liga sono ancora con la testa sulle rive soleggiate a trascorrere le vacanze. Forse è stata una fetta di panettone di troppo, ma Real Madrid, Barcellona e
Non poteva essere diversamente. Ancora una volta la finale del Mondiale per club vede contro una squadra europea contro una sudamericana. Troppo poco esperte e soprattutto troppo scarse le altre
Pedro Rodriguez, il giovane attaccante del Barcellona, è il primo giocatore della storia a essere entrato nel tabellino dei marcatori in sei competizioni diverse nella medesima stagione. Il record è
Dei tanti costosi acquisti portati a casa dal Real Madrid, forse solo uno era quello buono, quel Cristiano Ronaldo che quando c’è, segna, quando non c’è la sua squadra perde.
Se la sorpresa di questa seconda giornata di Champions League è senza dubbio la Fiorentina, non bisogna sottovalutare l’impresa della piccola società rumena dell’Unirea Urziceni. Dopo un esordio non del
Ci aspettavamo qualcosa in più dal Barcellona delle meraviglie, dalla squadra schiacciasassi che ha fatto tremare l’Europa intera la scorsa stagione. E ci aspettavamo qualcosa di più da Ibrahimovic, lui
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