Calcio scommesse, Marco Paoloni nega tutto

Foto: AP/LPresse

L’inchiesta sul calcio scommesse è partita da lui, Marco Paoloni, allorché, tra il primo ed il secondo tempo di Cremonese-Paganese, versò del sonnifero nelle borracce dei propri compagni di squadra in modo che – debilitati – perdessero la partita. Quell’incontro venne poi vinto dalla Cremonese (la squadra per cui giocava il numero uno), ma degli strani malesseri post partita fecero insospettire il personale medico, tanto più che un giocatore ebbe un incidente d’auto in seguito ad un malore.

Poi Paoloni passò al Benevento, ma non smise di influenzare le partite, vantandosi spesso di avere dei “ganci” tra i calciatori ben più famosi di lui. Logico quindi che all’apertura delle indagini la prima testa a saltare sia stata proprio la sua, tanto è vero che si è ritrovato dietro le sbarre sin dal giorno in cui è scoppiata la vicenda. Oggi il portiere è comparso davanti alla Procura di Cremona e dalla sua testimonianza si sperava di poter arrivare anche a qualche pesce grosso. Ma lui nega ogni addebito, dalla storia del sonnifero a quella delle gare influenzate con le sue prestazioni “comiche”.

Calcio scommesse: Paoloni crolla e parla

Foto: AP/LaPresse

Pensava di dover rimanere in cella un paio di giorni. Quando gli hanno comunicato che da lì non sarebbe uscito tanto presto è crollato. Marco Paoloni, in lacrime, ieri ha deciso di collaborare con la giustizia e vuotare il sacco. La strategia di negare tutto che era stata accolta in un primo momento dai calciatori coinvolti è durata appena 48 ore. Un buon segno visto che, collaborando con la giustizia, i tempi del processo si potrebbero accelerare e dunque potremmo venire a capo molto presto della questione.

Paoloni è distrutto a causa di ciò che sta facendo passare alla sua famiglia, per il fatto di non poter assistere al terzo compleanno della figlia che ci sarà la prossima settimana, e per la consapevolezza del tunnel in cui si è andato ad infilare. Anzi, ora è quasi sollevato in quanto, in carcere, nessuno più lo può toccare, tanto da ammettere di aver ripreso a dormire solo dietro le sbarre.

Calcio-scommesse: sospettate alcune partite di A, spunta il nome di De Rossi

Foto: AP/LaPresse

Se le gare di Lega Pro e di Serie B falsate sono ormai assodate, qualche dubbio viene anche su alcune di Serie A. Analizzando le intercettazioni si capisce come qualche tentativo di falsare delle partite ci sia stato, ma ancora non c’è alcuna sicurezza che sia avvenuto veramente. Più che altro le squadre della massima serie coinvolte sembrano tirate in ballo dai protagonisti della vicenda senza un vero fondamento, ma solo per convincere gli scommettitori a puntare grosse cifre.

Un po’ come avvenuto nella gara tra Inter e Lecce, finita 1-0 ma che, secondo gli organizzatori delle scommesse illegali, sarebbe dovuta finire con l’over perché alcuni giocatori erano stati contattati. Il risultato con un solo gol segnato invece dimostra che probabilmente questi erano solo millantatori e che nessun calciatore era stato contattato, o comunque nessuno si era reso disponibile alla combine.