L’inchiesta sul calcio scommesse è partita da lui, Marco Paoloni, allorché, tra il primo ed il secondo tempo di Cremonese-Paganese, versò del sonnifero nelle borracce dei propri compagni di squadra in modo che – debilitati – perdessero la partita. Quell’incontro venne poi vinto dalla Cremonese (la squadra per cui giocava il numero uno), ma degli strani malesseri post partita fecero insospettire il personale medico, tanto più che un giocatore ebbe un incidente d’auto in seguito ad un malore.
Poi Paoloni passò al Benevento, ma non smise di influenzare le partite, vantandosi spesso di avere dei “ganci” tra i calciatori ben più famosi di lui. Logico quindi che all’apertura delle indagini la prima testa a saltare sia stata proprio la sua, tanto è vero che si è ritrovato dietro le sbarre sin dal giorno in cui è scoppiata la vicenda. Oggi il portiere è comparso davanti alla Procura di Cremona e dalla sua testimonianza si sperava di poter arrivare anche a qualche pesce grosso. Ma lui nega ogni addebito, dalla storia del sonnifero a quella delle gare influenzate con le sue prestazioni “comiche”.