Liga: Barça ancora giù, il Real risorge

Una squadra di Barcellona al primo posto dopo due giornate di campionato era facilmente prevedibile. Ma che questa squadra non fosse IL Barcellona, ma l’Espanyol, questo proprio non poteva immaginarlo nessuno. Come non si poteva immaginare che i blaugrana si ritrovassero addirittura in zona retrocessione, mentre invece in Champions League, al momento, ci va l’Almeria.

Si presenta così la seconda giornata di Liga, che come in Italia vede le grandi squadre partire con il freno a mano tirato. La causa principale stavolta è stata la settimana delle nazionali, con il Barça costretto a giocare con i ragazzini della Primavera contro un super-Santander, e che si salva solo su rigore a 20 minuti dalla fine grazie a Messi appena entrato.

Il punto sul mercato europeo

Le italiane quest’anno si stanno dando particolarmente da fare per cercare il colpo migliore del calciomercato. Un pò tutte stanno acquistando, a sorpresa, dai club europei, e non da quelli sudamericani a basso costo come avveniva fino allo scorso anno. L’idea è quella di riportare la gente allo stadio e di attirare sponsor con questo o quel campione già affermato.

E all’estero che fanno? Possibile che cedano i loro pezzi migliori solo per far crescere il proprio vivaio? Oppure ci sono scambi anche tra le big del calcio europeo, che fanno solo cassa vendendo in Italia, magari poi per valorizzare qualche giovane interessante? A parte la situazione del Liverpool, pieno di debiti e quindi costretto a vendere, le altre situazioni non sono così semplici. Andiamo a vedere insieme cosa succede nei campionati europei maggiori.

Liga: Grande gol di Ronaldinho, ma è tutto inutile

Addio sogno rimonta per il Barça. Dopo il recupero da -9 a -2 raggiunto la scorsa settimana, il Real ristabilisce le distanze, e riporta a 5 le lunghezze di distanza dai blaugrana.
E dire che questa poteva passare alla storia come la partita con uno dei gol più belli della Liga.
Naturalmente a segnarlo non poteva che essere l’ex pallone d’oro Ronaldinho, che realizza una perfetta rovesciata su cross di Xavi alla mezz’ora. 1-0 per il Barcellona, e tutti a casa? Neanche per sogno. Al Villareal torna in mente il 6-0 dell’andata e decide che non vuole vedere replay. Ingrana la quarta e dopo solo 6 minuti agguanta il pareggio con Aguero. Ma non è finita, perchè a questo punto il Barça non c’è più in campo, e i ragazzi dell’Atletico ne segnano altri 3. Eto’o chiude definitivamente i conti sul 4-2, e ritorna a concentrarsi sul ritorno di Champions.

In tutto questo è il Real Madrid a ringraziare i cugini, e ne approfitta, non senza qualche difficoltà, in casa del Recreativo Huelva, terz’ultimo in campionato. La partita è di quelle non adatte a chi ha problemi di cuore. Un distratto Real Madrid (forse più preoccupato dalla Roma che dagli Andalusi) si fa beffare dopo solo un quarto d’ora da Caceres. Il pareggio di Raul arriva dopo solo due minuti, ma è irregolare, anche se l’arbitro non se ne accorge.
I contrasti aumentano e gli animi si scaldano. 3 espulsi nel giro di pochi minuti, due per il Recreativo e uno per il Real. A quel punto la mossa vincente di Schuster, togliere un difensore, un certo Cannavaro, per inserire una punta, Robinho. Mossa azzeccata perchè il brasiliano segna i due gol che danno la vittoria ai blancos, e rendono vana la rete al secondo minuto di recupero di Martins.