Inter, 700mila euro per ogni punto

Nel calcio moderno non esistono le favole e quasi sempre vince chi si può permettere di spendere e spandere senza problemi in fase di campagna acquisti. Non sempre però è vero il contrario, nel senso che può capitare che un club si indebiti per mettere su una squadra competitiva, non raccogliendo poi i frutti sperati.

E allora andiamo ad analizzare la situazione della Serie A quando mancano solo sette giornate alla fine del campionato, prendendo spunto da un’indagine portata avanti da La Repubblica. Quello che ne vien fuori è un quadro curioso, sul quale varrebbe la pena riflettere.

Se il campionato finisse oggi, l’Inter potrebbe dire di aver speso 716mila euro per ogni punto conquisto (rapporto spese-risultato), il che significa che ha investito bene per quanto riguarda il cammino all’interno dei confini nazionali, dove il concetto di “spendere bene” sta per raggiungere almeno l’obiettivo scudetto. Ma non crediate che sia così automatico vincere in rapporto al valore della rosa.

Inter, Juve, Milan: comincia il mercato

Mancano ancora diversi mesi all’apertura del prossimo mercato, ma già c’è gran fermento nelle varie società di A, che tentano di rinforzarsi in vista della prossima stagione. In particolare Inter, Milan e Juventus sembrano intenzionate ad accaparrarsi il meglio in circolazione, ciascuna secondo le proprie esigenze.

I nerazzurri sono alla ricerca di un attaccante, qualcuno che possa sostituire Adriano (non che ci voglia molto…) al fianco di Ibrahimovic. Il più accreditato pare essere Diego Milito, che secondo i bookmekers non continuerà il proprio rapporto con i rossoblu del Genoa. Difficile però pensare che Preziosi se ne privi a cuor leggero, specie se la squadra di Gasperini riuscirà a centrare l’obiettivo quarto posto.

In alternativa ci sono i soliti noti, ovvero Didier Drogba, pallino fisso dello Special One, e Sergio Aguero, che arriverebbe volentieri alla corte di Moratti. Intanto resta da capire che fine farà Adriano, fermo ai box per uno-due mesi (per riflettere, dice il suo procuratore), prima di tornare al calcio giocato. Probabilmente stavolta il calcio lo prenderà lui (nel sedere), visto che Moratti non ha alcuna intenzione di farsi nuovamente prendere per i fondelli.

Il crollo della Juve nelle parole di Buffon

Migliorare il terzo posto della scorsa stagione: questo predicava Ranieri sin dall’inizio del campionato. guardandosi bene dal fare proclami. Ma diciamoci la verità: sotto sotto in casa Juve hanno sempre creduto nel sogno scudetto, nella speranza che la prima in classifica facesse prima o poi un passo falso, come quello di sabato scorso, ad esempio, quando si è fatta recuperare due reti dal Palermo.

La Juve ci credeva, ci ha creduto fino a quando non si è ritrovata di fronte il Genoa delle meraviglie, con quel gioco veloce ed ordinato e con quel Thiago Motta che ha scritto la parola fine su qualunque sogno. Ed ora non resta che tirare le somme, cercando di tenere ben saldo il secondo posto in classifica e di conquistare la finale di Coppa Italia, per dare un senso ad un’intera stagione. E a fare i conti dell’oste arriva Gigi Buffon, che dalle telecamere del Chiambretti Night traccia un bilancio della stagione bianconera, ammettendo al tempo stesso la superiorità degli avversari:

Noi della Juve ci siamo liquefatti, spappolati: l’Inter si merita quello che ha. Lo ammetto siamo diventati un colabrodo, le cose sono cambiate. Ma quando si prendono tanti gol le colpe sono sempre di tutti.

Trezeguet lancia messaggi d’amore alla Juve

E’ il miglior goleador straniero nella storia della Vecchia Signora, colui che a suon di gol ha contribuito a conquistare un pezzo di leggenda negli ultimi 9 anni. David Trezeguet ha vissuto momenti esaltanti in maglia bianconera, accettando di restare anche nell’anno dell’inferno cadetto, laddove poteva scegliere di approdare in lidi molto più competitivi.

Poi la fortuna gli ha giocato contro e si è ritrovato improvisamente in un sala operatoria, costretto ad interrompere temporaneamete una carriera straordinaria, nella speranza di ritrovare il suo posto una volta guarito. Ma mentre lui trascorreva la sua convalescenza in poltrona, la Juve vinceva ed accumulava punti, anche grazie a chi ne aveva preso il posto sul rettangolo verde.

E Trezeguet l’intoccabile al ritorno trovava un posto come riserva di lusso, in attesa di riprendere la forma perduta. Intanto Ranieri lo teneva al caldo, offrendogli scampoli di partita, fino al match di ritorno contro il Chelsea, quando il francese non gradì la sostituzione e si scagliò contro le scelte del mister, lamentandosi sulle pagine dei giornali.