Bologna, Ballardini dice no, arriva Pioli?

 Sono giorni di caos in casa Bologna, e l’ennesima sconfitta contro l’Udinese ha lasciato chiari segni nella squadra di Bisoli. O forse dovremmo dire nell’ ex squadra di Bisoli, visto che l’allenatore sembra davvero ad un passo dall’ esonero. Nonostante il presidente Albano Guaraldi non si sia sbilanciato, sembrano ormai pochissime le chance che Bisoli possa rimanere sulla panchina. L’allenatore ha così commentato la notizia di un suo possibile esonero:

Io ho lavorato bene, sono tranquillo. Certo la situazione in classifica è quella che è, sarà la società eventualmente a valutare la situazione

 

E probabilmente la società la sta davvero valutando, visto che sono stati molto intensi in questi giorni i contatti con Ballardini, che fino a ieri sera sembrava ad un passo dal diventare il nuovo allenatore dei rossoblu. Ma dopo la cena tra il mister e il direttore generale Zanzi, sembra che le cose siano cambiate. Il problema probabilmente non riguardava l’ingaggio, quanto la lunghezza del contratto. Ballardini chiedeva un biennale mentre il Bologna voleva fargli firmare un annuale con opzione di rinnovo.

Cagliari, esonerato Bisoli

Foto: AP/LaPresse

La notizia era nell’aria da diverse ore, ma solo in tarda serata è arrivata l’ufficialità: dopo dodici giornate di campionato, Piepaolo Bisoli non è più l’allenatore del Cagliari. A renderlo noto è la società isolana dalle pagine del proprio sito ufficiale:

La società Cagliari Calcio nella sua massima espressione di vertice ed il tecnico Pierpaolo Bisoli hanno raggiunto in serata l’accordo che porta all’interruzione del rapporto di lavoro in essere. Tale evento non rappresenta in alcun modo la bocciatura professionale inerente l’operato dell’allenatore cui va il più sentito riconoscimento e ringraziamento per l’ottimo lavoro sin qui svolto. Purtroppo troppo spesso nel calcio si è figli dei risultati e molte volte si è costretti ad assumere decisioni che contrastano con i sentimenti ed i rapporti umani. Bisoli è e sarà sempre più un grande allenatore, da questa avventura può uscire solo a testa alta per i meriti tecnici ed umani che gli vanno riconosciuti.