Serie B: FOTO della 26a giornata

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Foto: AP/LaPresse

Chi lo calcia con la testa alta, guardando il portiere, dicono sia nettamente avvantaggiato. Gli esperti dei tiri dal dischetto, per altro, confermano che sia la maniera migliore per apprestarsi a trarre, dal penalty, il massimo vantaggio. Tirare osservando l’estremo difensore negli occhi, sfidandone riflessi e freddezza. Perchè è l’unica maniera, una volta deciso dove calciare, per tornare sui propri passi a seconda dei movimenti di chi sta tra i pali: se quello, il portiere, si muove appena e lascia intuire da che angolo si tufferà, l’esecutore del tiro dagli undici metri sa di dover correggere – eventualmente – ogni decisione in una frazione di secondo. Poi, va da sè, il momento del contatto piede-palla arriva in un istante. E l’attimo immediatamente successivo a quello in cui il calciatore si è apprestato a tirare è di quelli da non poter più tornare indietro. Eccolo. Immortalato così: la palla è appena partita, lo scarpino si allontanerà man mano sempre più. Graffiedi contro Mangiapelo, il grosso è fatto. La conclusione, vincente o fallita, per una volta non deciderà la gara solo perchè gli emiliani del Piacenza, contro il Grosseto, avevano già ampiamente dato: 3-0 acquisito, il capitano firmerà la quarta rete di giornata. Graffiedi guarda la palla, incurante di ogni parere poc’anzi espresso, e ciò inciderà poco rispetto all’esito del tiro dal dischetto. Pallone in rete, poker sonante dei padroni di casa.

Foto: AP/LaPresse

Via la maglia, si potesse per esprimere la gioia – ogni tanto – via anche la pelle. La felicità è Viola, in quel di Modena, dove le casacche giallo sole dei locali escono un po’ più sbiadite. Merito di una Reggina puntuale più di altre volte, quando ne abbiamo evidenziato i difetti prima di riconoscerne i meriti. La truppa di Lillo Foti, oggi, ha saputo imporsi con classe e agonismo: bene sotto il profilo atletico e sotto quello del gioco, altrochè. Decide la rete di Viola che aveva sugellato il momentaneo 2-0 che avrebbe in seguito vanificato la rete di Greco su calcio di rigore. Per i calabresi, tre punti fondamentali per mettere in cassaforte il quinto posto provvisorio: significherebbe, allo stato delle cose,  play off. Ma per capire quel che effettivamente significherà per gli amaranto la stagione attuale occorre attendere ancora. Attendere e sperare: che quanto visto a Modena sia consuetudine. Non eccezione.

Foto: AP/LaPresse

Giuseppe Bepi Pillon. Purtoppo per lui. Finisce in foto di taglio basso perchè il Livorno non esiste più o, per lo meno, continua a mostrare il volto peggiore di sè. A farne le spese, per effetto di una graduatoria che non può più nascondere la delusione e il mancato raggiungimento degli obiettivi stagionali, potrebbe essere proprio il tecnico dei toscani. Sta arrancando da tempo, è sulla graticola da qualche settimana e l’ennesimo flop contro un Portogruaro solido e concreto potrebbe rivelarsi decisivo. Affinchè Aldo Spinelli sollevi la cornetta, saluti il tecnico e lo convochi in ufficio. “C’è un messaggio per Lei”, potrebbe dirgli. E Pillon, a quel punto, non avrebbe alcuna difficoltà a prevederne il contenuto.

Istantanee della 26a giornata:

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