Serie B 23a giornata: vincono solo Grosseto, Padova e Portogruaro. Toro, Siena e Atalanta col freno a mano

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Foto: AP/LaPresse

Livorno-AlbinoLeffe 1-2
Atalanta-Varese 0-0
Frosinone-Piacenza 1-1: 12′ pt Lodi (F), 46′ pt Anaclerio (P)
Grosseto-Sassuolo 1-0: 35′ pt Caridi (G)
Modena-Ascoli 0-0
Padova-Crotone 1-0:
26′ st Vantaggiato (P)
Pescara-Empoli: rinv. per impraticabilità del campo
Portogruaro-Vicenza 1-0: 44′ pt Scozzarella (P)
Reggina-Siena 0-0
Torino-Cittadella 1-1:
26′ pt Bianchi (T), 27′ st aut. D’Ambrosio (T)
Trieste-Novara lunedì 24 gennaio ore 20.45

Atalanta-Varese 0-0: Marilungo dal primo minuto. E’ la scelta di Colantuono che affianca la giovane punta in quota alla Samp al più esperto Tiribocchi. Eppure, contro un Varese al solito attento in retroguardia e pericoloso in attacco, sarebbe servito ben altro. I locali hanno dovuto preoccuparsi, infatti, di difendere con altrettanta determinazione perchè le manovre del Varese non hanno mancato di linearità. Sentito esattamente come qualunque derby (in questo caso tra corregionali), il match ha vissuto alti e bassi ma non ha difettato di agonismo. Nello scontro tra reparti, meglio le difese degli attacchi.

Frosinone-Piacenza 1-1: sfida tra dirette concorrenti per la lotta alla salvezza. Meglio gli ospiti, finora, che vantano un punto in più in graduatoria mentre i ciociari hanno alternato con troppo squilibrio prestazioni dignitose ad altre – la maggior parte – eccessivamente confuse. La determinazione dei locali frutta dopo 12′ la rete del vantaggio di Lodi che è abile a farsi trovare pronto in area avversaria. Allo scadere di frazione, tuttavia, è Anaclerio a riequilibrare il risultato indovinando la conclusione vincente. Il Frosinone chiude il dieci per il rosso a Catacchini.

Grosseto-Sassuolo 1-0: anche in questo caso, nonostante i toscani possano dormire sonni lievemente più tranquilli, la sfida è tra squadre che tentano di evitare la retrocessione. Meglio i padroni di casa, bravi a premere fin dalle prime battute e siglare un vantaggio meritato in seguito all’affondo di Caridi, ben servito da Sforzini.

Modena-Ascoli 0-0: ventidue uomini in cambio a controllare il risultato di parità e preoccuparsi, prima ancora di fare gol, del non prenderne. Un punto a testa è un contentino che Modena e Ascoli digeriscono più che bene. Si è visto poco, leggermente meglio i padroni di casa.

Padova-Crotone 1-0: la tegola di dover rinunciare a Succi, capocannoniere della cadetteria, non è certo episodio indolore e privo di conseguenze. Il Padova, infatti, risente della mancanza di una punta di peso che sappia, oltre che finalizzare il gioco, creare varchi per i compagni. Eppure, il gruppo di Calori ha altresì mostrato che, in quanto a carattere e determinazione, si ha poco da imparare da altri. A farne le spese, un Crotone disciplinato che, a ben vedere, ha risentito di poca fantasia e della latitanza degli uomini più talentuosi. Decide Vantaggiato al 26′ della ripresa con un bolide da fuori area.

Pescara-Empoli rinviata: impraticabilità del campo. Lo stadio Adriatico si è trasformato in un pantano uniforme: già nel primo sopralluogo effettuato alle 13.30 dall’arbitro Velotto e dai capitani delle due squadre, si era capito che la gara probabilmente non si sarebbe disputata. L’ufficialità è poi arrivata alle 14,50 quando l’arbitro toscano è nuovamente tornato in campo e ha optato per il rinvio.

Portogruaro-Vicenza 1-0: partita combattuta, maschia e nervosa. Cinque ammoniti nel corso della prima frazione ma anche la bellissima marcatura del vantaggio locale messa a segno da Scozzarella direttamente da calcio piazzato. La ripresa evidenzia più di un errore da parte di ciascuna mediana ma il punteggio non cambia più.

Reggina-Siena 0-0: se ci si sofferma ad analizzare il fatto che Calaiò e Reginaldo – ovvero due bomber che il resto della cadetteria non può vantare neppure tra i titolari – costituivano l’attacco di riserva a disposizione di Conte, si fa fatica a capire come mai gli ospiti non siano riusciti a segnare neppure un gol. Perchè, a scanso di equivoci, il trio di punte dei toscani era tutt’altro che di secondo piano: Troianello, Brienza, Mastronunzio (e qualcuno direbbe anche Sestu). Il merito va anzitutto alla retroguardia della Reggina, impeccabile ma ciò non impedisce di affermare che i capoclassifica sono sembrati sotto tono e privi di idee. Lo 0-0 è risultato più che giusto.

Torino-Cittadella 1-1: Bianchi, Sgrigna, Budel, Lazarovic e – tanto per non farsi mancare una ciliegina preziosa in fase offensiva – l’apporto a ridosso delle punte di Gasbarroni. Il Torino a trazione anteriore imprime da subito il proprio ritmo e va in gol al 26′: segna il capitano che conclude da posizione ravvicinata dopo essersi liberato della marcatura del diretto avversario. Nella ripresa, una sfortunata deviazione di D’Ambrosio vanifica il gol di Bianchi: il tocco di testa del difensore mette fuori causa Bassi.

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