1^ giornata: bene la Juve, scivola la Roma

Catania – Sampdoria 1-2
Genoa – Roma 3-2
Juventus – Chievo 1-0
Lazio – Atalanta 1-0
Livorno – Cagliari 0-0
Palermo – Napoli 2-1
Udinese – Parma 2-2

Parte con qualche sorpresa e molte conferme la nuova stagione di Serie A, dopo gli antipasti di ieri e la gara del pomeriggio tra i campioni d’Italia e la matricola Bari.

La Juventus comincia nel migliore dei modi, imponendosi in casa sul Chievo, che solo qualche mese fa aveva costretto la Vecchia Signora ad un clamoroso 3-3. Del Piero non è della partita per un guaio fisico, ma Diego si mette in evidenza e strappa applausi ad ogni giocata, propiziando anche la rete di Iaquinta all’11 del primo tempo. Esordio deludente per la Roma (almento sotto il punto di vista del risultato) battuta da un Genoa che continua a dimostrarsi squadra tosta, nonostante le cessioni di Milito e Thiago Motta. Secondo tempo spettacolare con ben 5 reti messe a segno (Criscito, Taddei, Totti, Zapater, Biava).

Ottimo l’esordio stagionale per la Lazio, che dopo la vittoria in Supercoppa e nei preliminari di Europa League, azzecca la prima di campionato e supera l’Atalanta con un gol di Tommaso Rocchi al minuto numero 22 del primo tempo. Bene anche il Palermo di mister Zenga, l’uomo che vuole portare in Sicilia lo scudetto. Contro il Napoli i rosanero hanno faticato più del previsto, ma alla fine sono riusciti a portare a casa i tre punti grazie alle reti di Cavani e di Miccoli (su rigore), mentre per i partenopei segnava Hamsik.

Vince anche la Sampdoria sul campo del Catania. Ospiti in vantaggio grazie a Pazzini ispirato da Cassano, pareggio di Morimoto e rete decisiva di Gastaldello quando il cronometro segnava il minuto numero 48. Il Parma ha rischiato il colpaccio sul campo dell’Udinese, sognando i tre punti fino pochi minuti dal fischio finale. Al vantaggio di Paloschi rispondeva Di Natale su calcio di rigore, poi Lucarelli illudeva i gialloblu, ma Supertotò di ripeteva, regalando ai suoi il pareggio. Un punto a testa anche per Livorno e Cagliari, incapaci di buttarla dentro, nonostante le tante occasioni create.

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