Roma: pace fatta tra Totti e società?

di Redazione 3

Nella giornata di ieri si riprendevano gli allenamenti a Trigoria, e tutti gli occhi erano puntati su Francesco Totti. Sì, questo è normale, visto che è sempre lui il protagonista, ma stavolta lo era ancora di più per le tante polemiche che si sono susseguite durante la settimana. Non sappiamo bene cosa sia successo all’interno della sede, possiamo solo dire che c’è stato un incontro tra il capitano e Sabatini, uno dei grandi accusatori, ed anche se non conosciamo le parole precise che si sono scambiati, possiamo riferirvi che, alla fine del colloquio, Totti è uscito sorridente e si è diretto in campo per l’allenamento con aria decisamente serena.

Durante l’allenamento poi il numero 10 si è avvicinato a Luis Enrique. Hanno parlato in silenzio e in disparte, ma il colloquio di circa 5 minuti sembra essere stato positivo perché entrambi ne sono usciti rasserenati.

Per la cronaca, il coach durante la sessione ha provato un po’ di schemi offensivi, puntando sul tridente Totti-Bojan-Osvaldo. A dir la verità quello che ha fatto la figura migliore di tutti è stato Borriello, che ha sostituito il neo-acquisto dell’Espanyol ed ha segnato 3 gol, ma ciò che conta è che, di nuovo, Totti si è ritrovato al centro del progetto. Tutto tornato alla normalità? Lo speriamo vivamente, ma la risposta a questa domanda la avremo la prossima volta che il capitano verrà sostituito, scrutandone le espressioni.

Commenti (3)

  1. L’ho detto sia nel sito della ” Signora in giallorosso ” e lo dico anche a voi. Il bersaglio di tutto questo non è Totti, ma bensì De Rossi. Mi spigo meglio. Cosa penserà De Rossi che deve firmare il contratto su quello che si è scatenato nei riguardi di Totti? Sicuramente penserà. come sta pensando ” mi conviene rimanere in una società che sta dimostrando ” Poca riconoscenza ” verso un Campione che ha dato tutto il suo cuore alla Roma ” ? Questi sono attacchi dei soliti avvoltoi, iene e tutto di più Italiani e stranieri, che stanno aspettando il momento propizio per mettere le mani su De Rossi.
    Per quanto riguarda il Capitano non è la prima volta che tutti scaricano su di lui. Vedi la nazionale le attribuzioni di merito che fanno i “Giornalisti ” ogni anno, e se devono trovare un capro espiatorio, Totti fa al caso loro. Quindi il Capitano non si discute, ma aggiungo che la carta d’identità avanza inesorabilmente per tutti. Per quanto riguarda Sabatini, era un perfetto ” sconosciuto ” a Palermo, è arrivato alla Roma e siccome si sono accesi anche per lui i riflettori, è diventato così importante da mettere becco in cose che secondo me non gli riguardano. Dicono che sa comprare e scoprire i giovani talenti, bene questo è solo questo deve fare.

  2. Condivido Fulvio in toto. Prima di parlare di Totti Sabatini deve zittire Baldini, perché in pubblico non offendono i propri tesserati, poi deve dirci di chi e’ la responsabilita’ del fallimento del primo obiettivo della stagione, la coppa. Io credo che Totti sia stato la gallina dalle uova d’oro degli allenatori della Roma e non il distruttore, tanto meno di chi e’ scappato di notte. Ma queste cose le sanno i tifosi della Roma, evidentemente non tutti i dipendenti della Roma sono suoi tifosi.

    1. capisco e sono d’accordo con gran parte di ciò che dite. Volevo solo precisare che quando Sabatini era a Palermo non era per nulla uno sconosciuto, sono anni che è tra i dirigenti più apprezzati nel calcio italiano (non per altro ha costruito una squadra che stava sempre in Europa, e appena se n’è andato si è autodistrutta). Per quanto riguarda De Rossi, la situazione è molto intricata, ma sono dell’opinione che alla fine prolungherà, gli offriranno mezzo milione in più e tutto si sistema, conviene dargli 6,5 milioni piuttosto che perderlo a parametro zero.
      Per quanto riguarda Totti, capisco ciò che significa per la squadra e la città, ma pure lui deve capire che, come dice Fulvio, la carta d’identità avanza inesorabilmente, e se viene sostituito non deve fare sceneggiate. Poi, nella partita contro lo Slovan, che meritasse di giocare era fuor di dubbio, ma Luis Enrique è nuovo, dategli il tempo di ambientarsi e perché no, anche di sbagliare.

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