Pensare ad una Roma senza Daniele De Rossi fino a pochi mesi fa sembrava impossibile. Il rinnovo del contratto poi ha posto la parola fine ad una diatriba che andava avanti da anni, almeno fino all’avvento della nuova idea di Zeman: lasciare Capitan Futuro in panchina. Un’idea che, strano ma vero, finora si è dimostrata vincente.
Le qualità di De Rossi non si discutono, ci mancherebbe altro, ma bisogna anche ammettere che nelle 8 partite che ha disputato quest’anno, la Roma ha fatto 8 punti, mentre nelle 6 in cui non ha giocato ne ha fatti 15. Se invece vogliamo uscire dal discorso dei freddi numeri, va considerato anche un altro aspetto. Attualmente la formazione con i tre centrocampisti sembra essere disegnata per avere Bradley, Florenzi e Tachtsidis in campo. Inoltre anche Pjanic sta giocando bene in quest’ultimo periodo, e così la posizione di De Rossi è sempre meno stabile. Specialmente perché va ricordato che è il calciatore più pagato della Serie A.
IL MERCATO – Se a questo ci aggiungiamo che, almeno per quest’anno, non ci sono coppe e quindi giocherà sempre meno, ed il fatto che ha quasi 30 anni e tra 2 o 3 stagioni potrebbe valere la metà, diventa molto più economico cederlo sin da subito. Le pretendenti non mancano, con PSG e Manchester City su tutte, ma con un occhio al Real Madrid. La speranza per chi vuol far rimanere De Rossi a Roma è che i tre allenatori di queste squadre, Ancelotti, Mancini e Mourinho, sono tutti in bilico, e non è detto che le dirigenze dei loro club vogliano spendere 30 milioni o più per accontentare un allenatore in uscita. Ogni discorso quindi potrebbe essere rinviato a giugno, ma se fino ad allora De Rossi continuerà a fare panchina, almeno come sembra nelle intenzioni di Zeman, sarà difficile vederlo con la maglia giallorossa anche nella prossima stagione.
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