Roma: l’aeroplanino volerà poco, a giugno arriva Ancelotti

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Foto: AP/LaPresse

E’ ormai evidente che la Roma si affida a Montella per traghettare la squadra fino alla fine del campionato, quando verrà messa nelle mani di un allenatore d’esperienza per portarla ad alti livelli. Thomas Di Benedetto, già prima di iniziare le trattative con Unicredit, lasciò intendere che se la società fosse andata a lui, gli sarebbe piaciuto vedere Ancelotti sulla panchina, ed ora che Ranieri non c’è più questa possibilità diventa sempre più concreta.

Mesi fa, quando si fece quest’ipotesi, la situazione era ben diversa. Il Chelsea sembrava la squadra più forte d’Europa, aveva vinto quasi tutte le partite di campionato ed in coppa faceva faville, tanto che Abramovich chiuse le porte in faccia a chiunque gli chiedesse di Ancelotti. Ma poi qualcosa si è rotto, la squadra è entrata in un tunnel lungo 3 mesi, da cui ancora non è uscita, e la Champions League sarà il banco di prova.

La recente eliminazione dalla Fa Cup per mano dell’Everton ha fatto già mettere in moto la macchina della dirigenza alla ricerca di un nuovo allenatore, individuato probabilmente in Guus Hiddink, che dovrebbe arrivare nella prossima stagione, ma visto che al momento il Chelsea rischia persino di mancare la qualificazione in Champions, se dovesse essere eliminato dal Copenaghen o nei turni successivi della competizione, Ancelotti verrebbe sostituito subito.

In questo modo tornerebbe nella città che lo ha lanciato da calciatore quasi 30 anni fa, ed in cui potrebbe tentare di riportare quello scudetto che lui vinse nell’83 e che manca da 10 anni alla Capitale. Le alternative si chiamano Fabio Capello e Villas Boas (allenatore del Porto), ma al 90% sarà il sor Carletto l’allenatore dei giallorossi per la prossima stagione.

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