Julio Baptista, da Bestia a bestia nera

di Redazione Commenta

Va in archivio la dodicesima giornata di campionato ed il derby numero 131 della Capitale, che ha regalato ai giallorossi nuova linfa per tentare la difficile risalita. La riscossa giallorossa ha il volto (anzi la testa) di Julio Baptista, troppo spesso considerato oggetto misterioso negli schemi di mister Spalletti.

Ma la Bestia ieri sera ha fatto ampiamente il suo dovere, trasformandosi in “bestia nera” per i colori biancazzurri, già puniti con una rete ai tempi del Real Madrid. La copertina della giornata è tutta per lui, che avrà da questo momento in poi un posto speciale nel cuore dei tifosi di fede romanista.

E pensare che la gara si sarebbe potuta concludere con tutt’altro risultato, perché se andiamo a contare le azioni da gol, la Lazio non avrebbe meritato di soccombere, giocando a viso aperto e senza risparmio di energie.

Delio Rossi ha provato fin dall’avvio a spaventare i cugini, mettendo in campo il tanto temuto tridente offensivo, con Rocchi, Zarate e Pandev a creare scompiglio alla non sempre puntuale difesa giallorossa. E le emozioni non sono mancate, ma per una volta la mira dei tre moschettieri è stata imprecisa. In particolare l’argentino ha dimostrato ancora una volta di essere un talento, furoreggiando tra le meglie della difesa avversaria e dimostrando di meritare i complimenti che finora gli sono stati rivolti.

La storia della gara è tutta qui: non ha vinto la squadra messa meglio in campo o quella che ha meritato di più. Ha vinto la squadra che è riuscita a capitalizzare l’occasione giusta nel momento giusto, tenendo poi il risultato fino alla fine. E non è poco.

Il merito della Roma è stato quello di averci creduto, di aver voluto la vittoria ad ogni costo, dopo le tante debacle dell’ultimo mese e mezzo (l’ultimo successo risaliva al 28 settembre contro l’Atalanta). Un regalo inaspettato e gradito per il tecnico, che così festeggia la sua centesima vittoria sulla panchina giallorossa.

Crisi finita? Lo avevamo già detto all’indomani della gara con il Chelsea, ma poi i fatti ci avevano ampiamente smentito. L’unica cosa certa è che la Roma per ora ha abbandonato il poco dignitoso penultimo posto in classifica e anche questo non è poco.

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