Fair Play Finanziario, il PSG rischia l’esclusione dalle coppe europee

di Redazione Commenta

Spendere e spandere è una pratica che andava bene fino a qualche anno fa. Questo non è stato comunicato agli sceicchi del PSG (ma anche del Manchester City), che di questo passo rischiano seriamente di non vedere i propri club nelle competizioni europee della stagione 2013/2014. Il motivo è presto detto. Alla fine di questa stagione i debiti che sono consentiti ai club europei sono di appena 45 milioni di euro. Questa cifra è quanto i francesi hanno intenzione di spendere per acquistare il solo Lucas.

Fosse solo lui l’acquisto di quest’anno, la situazione non sarebbe grave. Ma insieme a lui sono arrivati anche Thiago Silva e Ibrahimovic, costo totale 60 milioni, Ezequiel Lavezzi (30 milioni) e Marco Verratti (12 milioni). Una spesa, comprendendo anche i 45 milioni per Lucas che sembrano cosa fatta, di 147 milioni, senza contare gli ingaggi. A tutto questa va aggiunto che a causa degli acquisti dei vari Pastore, Thiago Motta, Sirigu e tanti altri, lo scorso anno il club francese aveva accumulato un centinaio di milioni di debiti, ed il calcio in Francia non rende poi così tanto.

SITUAZIONE MANCHESTER CITY – Mentre il Manchester City, che proviene da un debito di 225 milioni, ha qualche piccola speranza di rifarsi grazie agli introiti, in particolar modo delle televisioni, la Ligue 1 è molto meno redditizia, ed in pratica soltanto i soldi della Champions League rappresentano un guadagno consistente. Tutto ciò significa soltanto una cosa: il PSG ed il Manchester City rischiano di eccedere i parametri del fair play finanziario, e per questo rischiano di rimanere fuori dalle coppe per il prossimo anno.

Lo ha detto chiaramente uno dei fautori di questa nuova regola, Gianni Infantino, segretario Uefa, che ha detto senza mezzi termini:

Il fair play finanziario vale per tutti. Se non genera ricavi pari alle spese il Psg deve preoccuparsi. Non guarderemo in faccia nessuno.

L’unico modo che il PSG ha di salvarsi è di evitare di spendere i 45 milioni per Lucas, vendere qualche suo giocatore a prezzi esorbitanti (per ora in vendità c’è solo Nenè, ma non costa poi così tanto), ed ottenere la qualificazione in Champions League. Ma anche questa strategia non è detto che possa portare benefici sufficienti.

SITUAZIONE IN BILICO IN SERIE A – E le italiane? Le nostre squadre sono anch’esse indebitate, ma la situazione è meno tragica. Il Milan ad esempio con la cessione di Ibra e Thiago sicuramente si è messa a posto. Le più indebitate risultano Juventus e Inter, ma per entrambe la qualificazione in Champions League nella prossima stagione significherebbe introiti a sufficienza per rientrare nei parametri.

Photo Credits | Getty Images

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