Adriano: niente maxisqualifica grazie a Zidane!

di Redazione Commenta

Quanto ci sei mancato! Era ora che tornassi a far parlare di te per qualche atteggiamento, che non riguarda strettamente il pallone che rotola e che gonfia la rete! Ora si che ti riconosciamo e non solo nei gol che avevi ricominciato a segnare, dimostrando di aver ritrovato il sorriso ed una discreta forma fisca.

Naturalmente sto scherzando. Ho ammirato l’Adriano dei tempi migliori, quando segnava gol a grappoli e veniva definito a furor di popolo “Imperatore” e mai gli augurerei di mettersi in mostra solo per i suoi comportamenti poco consoni alla vita di un campione.

Fatto sta, però, che il brasiliano ha fatto veramente poco negli ultimi anni per scrollarsi di dosso l’etichetta di ex vincente ed il ritorno in prestito al San Paolo sarebbe dovuto servire proprio per recuperarlo, soprattutto sotto il profilo umano.


E ci stava provando il povero Adriano a rimettersi in forma e ad allontare i fantasmi del recente passato milanese, seppure con qualche difficoltà iniziale, dovuta al suo carattere esuberante e amante della bella vita, che lo faceva spesso beccare in situazioni extracalcistiche imbarazzanti. Critiche impietose nei suoi confronti, specie da questa parte del mondo, ma lui aveva preferito rispondere sul campo, con gol e prestazioni di buon livello.

Da qualche tempo lo avevamo lasciato in quel limbo, ritenendo inutile sottolineare ogni sua buona partita e dando quasi per scontato un suo ritorno imminente in Europa, nel calcio che conta. Negli ultimi giorni invece si è tornato a (s)parlare di lui e non per una sua tripletta o per una rovesciata spettacolare, ma per un episodio che ha rischiato di comprometterne il recupero, tenendolo lontano dai campi di gioco per 18 mesi (almeno in campionato).

Il motivo? Una testata rifilata a Domingos, durante il derby col Santos, una decina di giorni fa. Espulsione diretta ed il referto dell’arbitro, che parla di un gesto violento e teso a provocare lesioni all’avversario. Ammetto la mia poca simpatia nei confronti di chi si rende protagonista di episodi di questo tipo, ma ipotizzare una così lunga squalifica, mi sembra veramente esagerato. Per carità, l’espulsione ci sta tutta, come pure qualche giornata che lo tiene fermo ai box, ma non si può escludere un giocatore per un campionato e mezzo, solo per aver appoggiato la propria fronte su quella dell’avversario, in una specie di faccia a faccia.

Comunque, nonostante le severissime leggi brasiliane in fatto di giustizia sportiva, gli avvocati di Adriano sono riusciti a dimostrare la non volontà di far male e a tramutare l’accusa di aggressione in quella meno grave di “atto di ostilità”. Due solo giornate da scontare per il brasiliano, che stava per perdere definitivamente la speranza di un ritorno tironfale in Europa.

Stavolta è stato graziato e potete scommettere che subito dopo la sentenza sarà andato ad accendere un cero a San Zinedine Zidane, perché ogni testata rifilata ad un avversario è da considerarsi una carezza, rispetto a quella assestata dal francese sul petto di Materazzi!

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