Il primo Parma del dopo-Giovinco è tutto da valutare. Lo scorso anno Donadoni si affidava molto all’estro della Formica Atomica per poter avere la meglio nelle partite più difficili, e così adesso senza di lui dovrà anche cambiare il modo di far giocare la sua squadra. Nonostante si tratti di una società piccola e non di certo ricchissima, gli uomini mercato emiliani hanno fatto un gran bel lavoro.
A parte Giovinco, che comunque per metà era già della Juve, non hanno lasciato partire grossi giocatori. Sono andati via giusto Valiani, Paponi e molti prestiti tornati al mittente, niente di clamoroso, mentre sono arrivati giocatori importanti come Parolo, Ninis o Rosi, sono stati confermati prestiti o comproprietà importanti come Biabiany e Santacroce, ed è tornato Amauri che due stagioni fa a Parma ebbe la sua miglior annata dai tempi del Palermo. Questa dovrebbe essere la formazione ideale:
3-5-2: Mirante; Zaccardo, Paletta, Lucarelli; Biabiany, Parolo, Valdes, Galloppa, Gobbi; Pabon, Amauri.
L’OBIETTIVO – Le carte in regola per ottenere la salvezza ci sono tutte, ma il problema è che molti di questi giocatori sono abituati a lottare nelle zone basse della classifica, e se molto spesso gli è andata bene, non è detto che sia sempre così. Ci sono troppe scommesse in questa squadra, va ritrovato un gioco, e pronostichiamo un anno difficile per il Parma, coinvolto nella lotta per non retrocedere fino alle ultime giornate.
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