Fantacalcio: giornata nerazzurra, i migliori sono dell’Atalanta e dell’Inter

Nella giornata in cui viene virtualmente consegnato lo scudetto all’Inter, il Fantacalcio si rianima. Una tripletta mancava da mesi, ed è Mutu il primo ad interrompere questo digiuno, proprio lui che quest’anno aveva trovato più difficoltà del solito ad andare in rete.

Finalmente i punteggi del Fantacalcio riprendono a crescere, ed è possibile grazie al fatto che, nonostante i gol siano stati pochini, hanno segnato quasi sempre quei calciatori più in voga nelle varie Fantaformazioni (oltre al romeno non dimentichiamoci dei vari Di Natale, Stankovic, Pato, Doni, ecc.), anche con un rigore parato che non guasta mai.

Ed ora chi fermerà la fuga dell’Inter?

Nove punti di vantaggio sulla Juventus, 11 sul Milan, 14 partite ancora da giocare: la matematica lascia ancora ampi margini a chi si ritrova costretto ad inseguire, ma a questo punto appare improbabile che qualcuno riesca a frapporsi tra l’inter e lo scudetto.

E l’improbabile diventa impossibile se i nerazzurri ripeteranno in futuro la prestazione di ieri sera, dando luogo per larghi tratti ad un gioco decisamente spettacolare. Uno spettacolo al quale ha contribuito anche l’altra metà della Milano calcistica, che però, nonostante l’alto livello tecnico messo in campo, ha dovuto alzare bandiera bianca.

E dire che il Milan ammirato nel primo tempo non ha certo sfigurato, facendo valere il talento delle sue tante stelle, ma l’Inter è squadra concreta e gli affondi di quei due lì davanti sono difficili da contenere. Ed allora ecco il tocco di testa-mano del ritrovato Imperatore ad aprire le porte alla festa nerazzurra quando il cronometro segnava il minuto 29.

Liga: si ferma il treno Barça, ora il Real è a -10

Un’altra giornata memorabile si è conclusa nella Liga spagnola. In questa giornata si potranno registrare il record di Raul, che con la rete che ha sbloccato la partita contro il Gijon diventa il calciatore della squadra blanca ad aver segnato più reti nella storia. Dall’altra parte invece c’è Samuel Eto’o, che con la rete su rigore contro il Betis mette a segno il suo gol numero 100 con la maglia blaugrana.

Eppure non sono tutte e due le squadre ad esultare oggi. A farlo è soltanto il Real Madrid, che strapazza il povero Gijon 4-0, nonostante le mille assenze nella squadra più sfortunata d’Europa. Meno male che c’è il solito Raul che aggiusta le cose, e che contro non c’è stata alcuna resistenza. Ma soprattutto meno male, almeno per lo spettacolo, che 24 ore prima il Barça abbia pareggiato.

Grosseto, esonerato Gustinetti

Incomprensibile decisione da parte della dirigenza del Grosseto, squadra che milita in serie B. Nonostante la squadra stia ampiamente superando le aspettative (era partita con l’obiettivo della salvezza e adesso

Che fine ha fatto Rivaldo?

E’ stato Pallone d’Oro e Fifa World Player. Uno degli ex fenomeni del calcio mondiale, Rivaldo ha fatto la fine di molti suoi colleghi, cioè è sparito nel nulla, o quasi. Di lui ci si ricordano le grandi annate in cui guidava da solo il Barcellona, lo sbarco a Milano tra gli squilli di tromba e la fuga dalla società rossonera in silenzio come l’ultimo dei calciatori.

Famoso anche per essersi ripreso un pò di dignità nelle 3 annate greche con la maglia dell’Olympiakos, di Rivaldo Vitor Borba Ferreira, non si è saputo più nulla. Questo molto spesso è il destino dei calciatori brasiliani. Finché giocano alla grande fanno il giro dei migliori club europei, appena superano i 30 anni navigano per il mondo in cerca di un ingaggio.

Inter – Milan tra amarcord, esordi e assenze

Non ce ne vogliano i tifosi nerazzurri, ma ci piace ripartire da qui, da quel colpo di testa di Ronaldinho che segnava il suo battesimo del gol in maglia rossonera, regalando ai suoi il primo derby della stagione. Era il 28 settembre dello scorso anno, l’Inter perdeva il primato in classifica e Mourinho incassava l’ennesimo scherzetto del Gaucho, che già qualche dispiacere gli aveva creato in Champions League.

Ora la situazione è diversa: l’Inter ha otto punti di vantaggio sui cugini e si appresta ad affrontare il derby con la consapevolezza di chi può permettersi anche un passo falso. Il Milan invece non può concedersi il lusso di sbagliare gara, pena l’esclusione dalla lotta scudetto già da febbraio (e sarebbe grave per una squadra che non ha neanche l’alibi dell’impegno Champions). Che gara sarà?

Partiamo dalle certezze, prima fra tutte l’assenza di Kakà. Il brasiliano ha tentato un recupero-lampo, ma alla fine si è dovuto arrendere all’evidenza dei fatti. Tanto meglio per Ronaldinho, che avrà nuovamente l’occasione di mettersi in mostra, sperando magari di bissare l’exploit dell’andata.

Bordate di fischi per Lazio e Napoli

Due piazze calde, dove è facile lasciarsi andare a sogni di gloria dopo qualche prestazione positiva. Sotto il Vesuvio e sulla riva biancazzurra del Tevere fino a qualche tempo fa si respirava l’aria fina dell’alta montagna, con i tifosi pronti a scommettere che questa sarebbe stata la volta buona per tornare di diritto tra le grandi d’Italia.

Destini simili per Lazio e Napoli, tanto belle e vincenti ad inizio stagione, quanto improduttive nelle ultime uscite. E dopo il sogno spezzato arrivano i fischi inesorabili da parte di coloro che, almeno tra le mura amiche, vorrebbero poter godere di uno spettacolo migliore.

Gli anticipi delle ventiquattresima giornata dovevano servire da spartiacque tra un periodo tormentato e la rinascita, ma ancora una volta le due squadre hanno evidenziato limiti di concentrazione e di precisione.

Bundesliga: perdono Hoffenheim e Bayern, in testa va l’Herta

Incredibile giornata la numero 20 in Bundesliga, proprio come il campionato di quest’anno. Nell’anticipo di venerdì la capolista e sorpresa dell’anno, Hoffenheim, per la prima volta perde una partita in casa, e lo fa con un tonfo clamoroso contro il Bayer Leverkusen.

Dopo solo 12 minuti i rossoneri erano già in vantaggio per 0-2, mettendo la partita sui binari che preferivano, ed a nulla è valsa la rete dell’1-2 di Salihovic. Helmes si conferma uomo-partita mettendo a segno la doppietta e la gara si conclude sull’1-4, un risultato che nemmeno il tifoso più sfegatato del Bayer poteva aspettarsi alla vigilia.