Manchester United – Schalke 4-1: fotogallery

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Poco più di una formalità la semifinale di ritorno di Champions League tra Manchester United e Schalke 04, con gli inglesi che avevano battuto Raul e compagni in terra tedesca per due reti a zero. Lo Schalke sapeva che la rimonta era quasi impossibile, ma sperava di poter colmare il divario tecnico in considerazione dell’assenza di tanti big tra le fila dei Red Devils.

Ma il Manchester delle “riserve” può giocarsela con quasi tutte le migliori squadre d’Europa e questa sera ne ha dato conferma, surclassando gli avversari e divertendo il pubblico dell’Old Trafford. Correva il minuto numero 26 del primo tempo, quando i padroni di casa mortificavano le speranze di rimonta dei tedeschi, andando in rete con Valencia, bravo a sfruttare un passaggio di Gibson in profondità.

Champions League: Manchester United – Schalke 04 4-1

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Semifinale di ritorno di Champions League 2010/11
Stadio Old Trafford, Manchester:
Manchester United-Schalke 04 4-1
Reti:
26’ pt Valencia (M), 31’ pt Gibson (M), 35’ pt Jurado (S), 27′ st e 31′ st Anderson (M)

Qualificata per la finale: MANCHESTER UNITED

Finale: Londra, 28 maggio
Barcellona – Manchester United

Manchester United – Schalke 04 4-1

Un tale vantaggio – lo 0-2 dell’andata in casa dello Schalke 04 – consente al Manchester United di giocare la sfida di ritorno senza il contributo di qualche pedina eccellente. Sir Alex Ferguson, anche in ottica Premier League – che i Red Devils non hanno ancora sigillato in cassaforte e che li vedrà, la prossima domenica, di fronte al Chelsea di Carlo Ancelotti – rinuncia ai bomber della sfida tedesca e, fuori Giggs e Rooney, si affida a Berbatov e Valencia. Panchina anche per Vidic e Owen. La terza finale della massima competizione europea in quattro anni, per gli inglsi, è tutt’altro che una chimera. Raul e compagni ci provano: sarebbe più di un miracolo ma – lo ricordano gli interisti – i tedeschi hanno mostrato in passato di saperne compiere.

Il campo recita in favore dei locali: tengono bene le posizioni fin dai primi minuti anche se la velocità in ripartenza degli ospiti la si coglie tutta al 9’: destro di Farfan dal limite dell’area, sfera a lato di un’inezia. Fasi centrali tattiche e agonistiche ma su una incertezza della retroguardia di casa il Manchester si porta in vantaggio: è il 26’, Farfan sbaglia il retropassaggio e serve inavvertitamente Nani che appoggia per Gibson. Il centrocampista lancia in profondità Valencia: impossibile sbagliare a tu per tu con Neuer. Replica tedesca al 28’: Farfan serve Raul che di testa impegna Van der Sar. Tre minuti dopo, raddoppio Red Devils: Valencia serve Gibson che conclude di potenza e approfitta di uno svarione di Neuer. La rete che rianima lo Schalke arriva al 35’: traversone di Uchida, un tocco di Evans accompagna la palla verso Jurado: destro con palla che si infila sotto la traversa.

Video: i tifosi blaugrana prendono in giro Mourinho

José Mourinho, se non ci fosse bisognerebbe inventarlo, perché altrimenti si farebbe fatica a riempire i media che parlano di calcio. Dopo la semifinale di andata della Champions League, nella conferenza stampa dopo la partita aveva lanciato le sue pesanti accuse con altrettanti Por Qué?

Un nuovo tormentone – sul modello dello Zero tituli inventato quando era ancora l’allenatore dell’Inter – inventato dal geniale allenatore. Questa volta però la sua invenzione gli si è ritorta contro.

Tutte le operazioni di mercato della Juventus

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Una premessa necessaria. Non sappiamo quante delle operazioni di mercato siano reali e quante invece siano solo il frutto della fantasia di qualche giornalista. Personalmente considero improbabile, come ha scritto oggi Tuttosport, che la Juve possa accettare lo scambio QuagliarellaBorriello – e se verrò smentito vorrà dire che la mia considerazione nell’operato di Giuseppe Marotta calerà ai minimi termini.

Anche se dovesse arrivare Walter Mazzarri, non vedo la convenienza nello scambiare una seconda punta che nella Juve, finché ha giocato, ha dimostrato numeri notevoli, con una prima punta – ruolo nel quale i bianconeri sono già coperti – che la Roma non vuole più. Il discorso potrebbe prendere una sfumatura diversa se lo scambio fosse con Vucinic, ma sarebbe comunque un’operazione cervellotica in cui è chiaro quello che si perde, meno chiaro quello che si guadagna.

Real Madrid: la stampa contro l’arbitro e Mourinho

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Ci si attendeva un Mourinho di fuoco dopo l’eliminazione dalla Champions League per mano di un buon Barcellona che, aiuti o non aiuti, ha messo sotto per tutti i 180 minuti i blancos. Ed invece anziché lo Special One, a parlare è Cristiano Ronaldo, evidentemente passato dalla parte del suo allenatore dopo la punizione di sabato scorso.

CR7 si scaglia contro l’arbitro, il signor De Bleeckere, reo di aver annullato ad Higuain un gol regolare (che poi tanto regolare non era).

L’anno prossimo è meglio dare la coppa direttamente al Barcellona

ha sbottato il fuoriclasse portoghese, ed ovviamente la stampa, che è sempre stata dalla sua parte, gli è andata subito dietro.

Inter: si tenta lo “scippo” Robben al Milan

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Arjen Robben ha la valigia in mano da tempo. Due litigate con Thomas Muller lo hanno allontanato un po’ dalla squadra, l’esonero di Van Gaal e la cessione di Van Bommel lo hanno convinto ad andare via, e domenica scorsa la goccia che ha fatto traboccare il vaso: un altro violento litigio, stavolta con Frank Ribery.

Ormai l’esterno olandese, candidato al Pallone d’Oro della scorsa stagione, ha deciso di partire, ed anche se alla dirigenza del Bayern Monaco dispiace tantissimo perderlo in quanto migliore calciatore della squadra delle ultime due stagioni, probabilmente non potrà far nulla per trattenerlo.

Roma: 3 giornate di squalifica a De Rossi e Perrotta

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Bari porta male alle grandi. Se contro i galletti Ibrahimovic beccò 3 giornate di squalifica per una manata ad un avversario, la Roma fa anche peggio, ed esce dal San Nicola con due stangate: tre giornate sia a De Rossi che a Perrotta. Nel primo caso c’era da aspettarselo.

De Rossi infatti aveva colpito con una gomitata al volto Bentivoglio. Non una novità per lui che già dovrà scontare tre giornate di squalifica in campo internazionale per lo stesso fallo su Srna nell’ultima gara di Champions. Ormai quello del gomito in faccia all’avversario è diventato un marchio di fabbrica, e sembra che persino i dirigenti giallorossi, che lo hanno sempre difeso, si stiano stufando. Dopotutto aver collezionato 22 giornate di squalifica in 249 partite in giallorosso (6 giornate solo negli ultimi due mesi) fanno di De Rossi uno dei calciatori più indisciplinati della storia.

Barcellona – Real Madrid 1-1: fotogallery

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Niente remuntada per il Real Madrid, sconfitto nella semifinale di andata di Champions League ed incapace di andare oltre il pareggio nel replay al Camp Nou. Sergio Ramos e Pepe non fanno parte dell’undici dei blancos perché squalificati, così come lo è Mourinho, che preferisce evitare la pioggia di Barcellona e godersi lo spettacolo in una più confortevole camera d’albergo.

Manca anche Ozil, fatto accomodare in panchina per far posto a Kakà. Higuain ha il compito di regalare speranze al pubblico ospite, mentre Ronaldo riconquista la maglia da titolare dopo lo stop punitivo in campionato. Dall’altra parte, Guardiola recupera Iniesta, grande assente nella gara di andata, e di gode il gioco fluido dei suoi, mentre il Real cerca di spezzare il lungo possesso palla dei padroni di casa (alla fine sarà 64% contro 36%).

Champions League: Barcellona – Real Madrid 1-1

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Semifinale di ritorno della Champions League.
Stadio Nou Camp, Barcellona:
Barcellona-Real Madrid 1-1
Reti:
9′ st Pedro (B), 19′ st Marcelo (R)

Qualificata per la finale di Londra (18 maggio): BARCELLONA
Attende la vincente di Manchester United-Schalke 04 (domani ore 20.45, andata 0-2)

Barcellona – Real Madrid 1-1

Josè Mourinho, squalificato, la guarda in hotel. Pep Guardiola, vigile e attento al Camp Nou, non perde di vista i suoi neppure per un istante. Sa che il Barcellona ha ipotecato la qualificazione alla finale di Champions nella gara di andata; sa che si tratta, nella sfida di ritorno, di poco più di una formalità. E se lo sa non è perchè sottovaluti gli avversari, tutt’altro: ma il tecnico blaugrana è ben cosciente di quale sia la forza dei calciatori di cui dispone in rosa. A tal punto grande, questo Barcellona, che leggerne i nomi dell’undici titolare e provare per gioco a saltare quello di Leo Messi significa, ugualmente, averne enorme rispetto. Poi, evidente, Messi c’è e aggiungere quel cognome a quello dei dieci notati in precedenza è come aver messo la più bella ciliegia di san Giovanni sulla torta alla panna di Emmanuele Forcone, pasticciere nostrano vicecampione del mondo.

L’impresa, semmai, sarebbe quella degli ospiti che, a causa delle due reti subite al Bernabeu nella sfida di andata, sono costretti a inseguire. Impostare. Segnare in fretta. Che avrà preparato quel satanasso di Mou? Iniziamo col dire che Guardiola recupera Iniesta e schiera una mediana di qualità: in attacco, i tre piccolini – di statura, ma conta poco – sono tutti al proprio posto. Pedro, Messi, Villa. Scelte obbligate tra le Merengues, lo impone lo svantaggio: Higuain punta di riferimento, trequarti dirompente con Cristiano Ronaldo e Kakà. Panchina per Ozil.