Fifa: l’Inghilterra fornisce le prove della corruzione nell’assegnazione del Mondiale

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Ci sono le prove! A scoperchiare il vaso di Pandora è stata la commissione parlamentare britannica che ha voluto vederci chiaro su come mai una candidatura che in molti davano per vincente come quella inglese per il Mondiale del 2018 potesse prendere appena due voti. A fornire le prove sarebbe stato Lord David Triesman, presidente di England 2018, le cui parole fanno tremare la Fifa.

In particolare punta il dito contro due delegati africani, il vice-presidente della Fifa, Issa Hayatou e il presidente della Confederazione Africana (CAF), l’ivoriano Jacques Anouma, accusati di aver intascato 1,5 milioni di dollari per il loro voto, ed ha denunciato anche la richiesta da parte di altri 4 delegati (il presidente della confederazione dell’America del Nord e Centrale, quello della confederazione sudamericana, della federcalcio brasiliana, e della federazione thailandese) di aver chiesto bustarelle per un totale di 3 milioni di sterline per votare l’Inghilterra.

Udinese: la scarpa di Di Natale congelata per i posteri

Per una piccola realtà come Udine avere un calciatore che vince la classifica capocannonieri è un evento eccezionale. Figuriamoci averne uno che la vince per due anni consecutivi, e che è in grado di trascinarti in Champions League superando squadroni come Juventus, Roma o Lazio. Per questo, per mantenere viva la memoria di questo “eroe locale” che è diventato Antonio Di Natale, ecco l’idea: congelare lo scarpino con cui ha segnato il suo gol numero 100.

L’Ideaprototipi di Basiliano, d’accordo con l’Associazione Udinese Club, ha deciso di congelare la scarpa sinistra che Totò Di Natale portava contro la Sampdoria per 2000 anni, “eternalizzando” persino i frammenti di terra dello stadio Friuli che dunque rimarranno intatti per i prossimi due millenni, così che i posteri potranno adorarla come una reliquia.

La Lega Calcio si spacca, le 5 grandi pronte all’espatrio

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Grandi contro piccole. Il mondo del calcio nostrano si è sempre diviso tra i pesci grossi, spesso coalizzati, e quelli piccoli, che cercano di contrastarne il potere. Il motivo del contendere questa volta è la ripartizione dei diritti televisivi e la richiesta di affidare a tre agenzie demoscopiche i sondaggi per valutare i bacini di utenza. La richiesta viene dalle piccole società, ma non trova l’appoggio delle grandi (Juventus, Milan, Inter, Roma e Napoli) e così si finisce per decidere per alzata di mano, con le le cinque grandi a dire no e Parma, Sampdoria, Udinese, Palermo e Catania a propendere per il sì. Cinque a cinque dunque.

Ma il castello rischia di crollare di fronte alla presa di posizione del presidente della Lega Calcio Maurizio Beretta, che con il suo voto favorevole ha dato ragione alle cosiddette piccole del calcio italiano, rendendo quindi attuabile la delibera dell’assemblea che assegna i sondaggi per definire i bacini di utenza.

Inter – Roma 1-1: fotogallery

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Ennesima sfida stagionale tra Inter e Roma, che quest’anno si sono scontrate per ben cinque volte, a partire dalla Supercoppa Italiana della scorsa estate. L’occasione la offriva il ritorno della semifinale di Coppa Italia, con i nerazzurri che partivano dal gol di vantaggio accumulato sul prato dell’Olimpico. La Roma era chiamata a ribaltare la situazione in quel di San Siro, trovandosi a fare a meno del suo uomo migliore, Totti, ancora squalificato per il calcio a Balotelli.

Occasioni da una parte e dall’altra nella prima frazione di gioco, ma per applaudire al primo gol occorreva attendere fino al minuto numero 55, quando Eto’o veniva dimenticato in area di rigore e piazzava un destro impossibile da prendere per Doni. La Roma non demordeva e tentava di ribaltare il risultato, ma il gol di Borriello arrivava al minuto numero 84, quando ormai era difficile trovare le energie per imporsi sui nerazzurri.

Semifinale Coppa Italia: Inter – Roma 1-1

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Gara di ritorno della semifinale di Tim Cup valevole per l’approdo in finale
Stadio Meazza di San Siro, Milano:
Inter-Roma 1-1
Reti:
13’ st Eto’o (I), 39’ st Borriello (R)

La finale
INTER – PALERMO

Inter – Roma 1-1

Il vantaggio di una rete in virtù del successo esterno dell’andata consentiva ai nerazzurri di beneficiare del favore del pronostico ma, senza voler sminuire il trofeo nazionale già per altro trascurato dalle big, giocare la finalissima di Roma sarebbe stato per entrambe le formazioni un contentino a dispetto delle aspèettative stagionali. Disattese. Davanti al proprio pubbblico, appena dopo la festa rossonera in piazza Duomo per la conquista del 18esimo scudetto, gli uomini di Leonardo hanno mostrato fin da subito di non voler perdere l’ultimo trofeo possibile.

Privi di Taddei e Totti per squalifica, i giallorossi hanno tenuto testa agli avversari pagando semmai la sfortuna e, in diverse circostanze, una imprecisione eccessiva. Mancano, nelle file dei padroni di casa, Sneijder e Stankovic oltre allo squalificato Ranocchia: recupera Nagatomo e c’è spazio anche per Mariga. Lucio centrale di difesa con Chivu, Pazzini ed Eto’o in attacco. Capitolini in emergenza: infortunati Brighi e Mexes, rientrano De Rossi e Perrotta. Menez è la spalla di Borriello.

Video gol fantastici: tira senza guardare da oltre trenta metri

E’ il periodo dei gol della domenica per il calcio polacco. Dopo il pallonetto di Alexandru Suvorov vi propongo un’altra perla. La partita vede confrontarsi Jagiellonia Białystok e Widzew Łódź. Dopo appena due minuti di gioco Piotr Grzelczak spara da oltre trenta metri verso la porta.

questo centravanti polacco di ventitre anni non guarda nemmeno la posizione del portiere. Sarà fortuna o abilità, ma riesce proprio a spedire la pelle dove l’estremo difensore non può arrivare.

Video: invasore chiede autografo a Roberto Carlos

Roberto Carlos sta vivendo una dorata pensione nel FK Anzhi per cinque milioni di euro l’anno. E come nel video che vi proponiamo viene anche omaggiato dal pubblico.

Nella partita tra la sua squadra e il Volga Nizhny un invasore solitario si avvicina al terzino brasiliano. Non ha intenzioni bellicose, perché dopo un goffo scivolone chiede al giocatore carioca un autografo.

Video gol fantastici: il pallonetto di Alexandru Suvorov

Fino ad oggi era un giocatore per me completamente sconosciuto. Come tanti dei giocatori che finiscono in rete per aver segnato fantagol. Alexandru Suvorov è un centrocampista che gioca nel Cracovia – ma viene dalla Moldova.

Questo ragazzo ventiquattrenne firma un gol capolavoro al 45′ di una partita che vede la sua squadra fronteggiare il Polonia Varsavia. Salta un avversario e dal limite dell’area, anche se circondato da tre avversari, lascia partire un pallonetto.

Juventus: parte Felipe Melo, ma senza Europa i big non vengono

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Una notizia buona ed una cattiva per i tifosi bianconeri. La buona è che, dopo due anni di insulti e invettive, Felipe Melo partirà. Prima ancora che il suo cartellino si deprezzi ulteriormente, la società ha deciso di metterlo in vendita. In Italia non ha mercato, e per questo, secondo ammissione del suo stesso agente, è molto probabile che il prossimo anno lo vedremo in Premier, all’Arsenal o al Liverpool. I Gunners infatti rischiano di perdere Fabregas, e dunque Melo potrebbe colmare quel vuoto, mentre il Liverpool ha dalla sua la carta Aquilani, il quale alla fine potrebbe essere scambiato con il brasiliano.

Ma il problema non è tanto chi parte, ma chi arriva. Pare infatti, secondo voci provenienti dalla Spagna, che dopo il flop contro il Chievo, e la conseguente eliminazione della Juventus dall’Europa per la prossima stagione, Michel Bastos abbia deciso di tirarsi indietro, e di non firmare più. Ulteriore motivo per non accettare la Juve, pare che addirittura il Barcellona si sia fatto avanti, ed è chiaro che non ci sono paragoni sulla scelta.

Fiorentina: mezza rivoluzione per la prossima stagione

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Non c’è solo Montolivo con la valigia in mano. La rosa della Fiorentina dovrebbe essere quasi rivoluzionata, con importanti cambiamenti in tutti i reparti. Ma cominciamo dalla pista più calda, quella proprio di Montolivo. Il centrocampista azzurro vorrebbe andare all’Inter, ma pare che i nerazzurri potrebbero pensare a lui solo se dovesse partire Sneijder. Ma per concludere questa trattativa bisognerà attendere circa un mese, mentre la Juventus si sta muovendo d’anticipo, e non nasconde che, nel caso in cui non dovesse firmare Pirlo, sarebbe il viola il primo obiettivo.

In ogni caso Corvino ha già trovato la “merce di scambio” con l’Inter, il keniano Mariga. Il centrocampista piaceva sin dai tempi di Parma, e dato che con Leonardo è ormai diventato panchinaro fisso, ecco che uno scambio potrebbe far comodo ad entrambe le squadre, e magari la Fiorentina potrebbe anche spuntare qualche milioncino.

Juventus: torna di moda Villas Boas

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Il pareggio contro il Chievo che vale quasi quanto una sconfitta ha praticamente messo fine all’avventura di Delneri alla Juventus. Se fino a due giorni c’erano il 100% di possibilità che rimanesse anche per la prossima stagione (parole sue, non sappiamo quanto concordate con la dirigenza), ora che a rischio è persino l’Europa League, c’è il 100% di possibilità che parta. E così, mentre Conte non convince molto perché in A ha pochissima esperienza da allenatore, e Mazzarri fa un giorno un passo in avanti ed un giorno un passo indietro indietro, ecco che si torna a parlare di Villas Boas.

Il tecnico portoghese, fatto ad immagine e somiglianza di Mourinho, è considerato sicuramente il giovane allenatore più interessante sul panorama internazionale, con una stagione da incorniciare con il Porto e la fila di pretendenti. Lui verrebbe pure a Torino, ma l’ostacolo sono i 15 milioni di euro che il Porto chiede per lasciarlo andare. Se si trovasse un accordo probabilmente sarà lui il coach bianconero, anche se pare il Chelsea sia pronto a pagare l’intera cifra (figuriamoci) e prenderlo senza discussioni.

Palermo – Milan 2-1: fotogallery

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Una vittoria per entrare nella storia. Questo era l’obiettivo dichiarato di Delio Rossi, che dopo una stagione travagliata sulla panchina del Palermo con tanto di esonero e riassunzione) sperava di poter regalare al popolo rosanero una finale di Coppa Italia. Il Milan dal canto suo sognava di bissare il successo in campionato e di mettere in bacheca un altro importante trofeo.

Si partiva dal 2-2 dell’andata ed i rossoneri sapevano che per passare il turno avrebbero dovuto segnare un gol in più degli avversari. Impresa non facile al Berbera, non questa sera almeno, perché i padroni di casa hanno giocato a viso aperto, ribattendo colpo su colpo ad ogni azione degli avversari.