Qualificazioni Euro 2012: Italia – Estonia 3-0

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Foto: AP/LaPresse

Italia – Estonia 3-0

Cresce l’Italia di Prandelli e mette in tasca altri tre punti fondamentali per la qualificazione agli Europei del 2012. Non che la gara interna contro la modesta Estonia creasse chissà quante preoccupazioni all’undici azzurro, ma in campo internazionale non si può dare nulla per scontato, specie a campionato ormai concluso, con la testa già in vacanza e con lo scandalo delle scommesse che pesa come un macigno sullo stomaco del calcio nostrano.

Prandelli aveva chiesto ai suoi di mettere da parte le vicende da prima pagina e di concentrarsi sull’ultimo impegno ufficiale della nazionale (manca una sola amichevole e poi si partirà per le ferie), anche se l’avversario sembrava facile da superare. Per l’occasione il ct rispolverava un attacco stile Barcellona (almeno in fatto di altezza), proponendo Cassano e Rossi come terminali offensivi.

Per il resto, Balzaretti e Maggio a coprire le fasce davanti alla porta difesa da Buffon, Chiellini e Ranocchia a fungere da centrali, Pirlo, Marchisio e Montolivo come dighe del centrocampo ed Aquilani più avanzato a supportare il duo d’attacco.

Sin dalle prime battute l’Italia è riuscita ad imporre il proprio gioco, pur senza strafare, ma mostrando comunque buone trame. Al minuto numero 21 arrivava la prima rete proprio dalla coppia d’attacco formato mini: passaggio di Cassano per Rossi, movimento perfetto dell’attaccante del Villareal e palla in fondo al sacco.

Tre minuti dopo l’Italia perdeva uno dei fulcri del gioco, quando Aquilani veniva colpito alla testa durante un contrasto e lasciava il posto a Nocerino. Ancora buona Italia con molto possesso palla e qualche affondo verso la porta estone, fino al minuto numero 39, quando Montolivo inventava per Cassano, che infilava Pareiko sul palo più lontano.

Lo stesso Cassano usciva al minuto numero 65 per far posto ad un Pazzini scalpitante, che tre minuti dopo l’ingresso in campo portava a tre le reti dell’Italia, raccogliendo l’invito del solito Montolivo. Al di là dello scarso spessore tecnico dell’avversaria, si può dire comunque che l’Italia ha mostrato dei promettenti passi avanti, ipotecando anche la qualificazione con cinque punti di vantaggio sulla seconda in classifica.

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