Cassano insulta un giornalista, poi si scusa

di Redazione 2

Gli anni passano ma certi vizi sono difficili da abbandonare, specie se ti chiami Antonio Cassano ed hai costruito un’intera carriera su comportamenti al limite dell’immaginabile. Eh sì, nonostante i buoni propositi, il matrimonio, la nascita di un figlio, l’arrivo in una società (il Milan) che non permette colpi di testa e la fiducia del ct della nazionale, Fantantonio continua a cadere in tentazione e si concede ancora il gusto di qualche Cassanata.

L’ultima in ordine di tempo ha come location il ritiro della nazionale in quel di Coverciano, a qualche ora dalla partenza per la Serbia, dove il prossimo venerdì l’Italia incontrerà i padroni di casa in una gara valida per le qualificazioni ad Euro 2012. Il fattaccio è avvenuto nei pressi del bar del centro sportivo, dove i giornalisti stazionavano per strappare qualche dichiarazione agli azzurri. Ad un certo punto gli addetti alla sicurezza hanno chiesto ai cronisti di lasciare la sala, ma un giornalista (Andrea Santoni del Corriere dello sport) è rimasto nei pressi, poiché era impegnato in una telefonata e dice di non aver udito la richiesta.

A quel punto Cassano ha preso ad inveire contro il cronista, prendendolo a parolacce ed invitando gli addetti alla sicurezza a cacciarlo fuori. Il giornalista ha riferito l’accaduto ai responsabili della Figc e Cassano è stato immediatamente convocato da mister Prandelli.

Mister, mi sa che ho fatto una cagata.

avrebbe detto Fantantonio al selezionatore azzurro, chiedendo poi di scusarsi con il giornalista, onde evitare l’esclusione dalla comitiva in partenza per Belgrado. Alla fine la situazione si è risolta con le scuse del fantasista e con una stretta di mano, ma Cassano ha realmente rischiato di non indossare per un po’ la maglia azzurra. Da questo punto di vista, le regole all’intero dello spogliatoio azzurro sono chiare: chi sbaglia viene fatto fuori, e lo dimostrano le esclusioni di De Rossi e Balotelli nei mesi scorsi. E loro avevano sbagliato con la maglia del club, non con quella che porta il simbolo dei quattro mondiali vinti.

Commenti (2)

  1. Fa così quando “crede” di giocare bene.

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