Semifinale Mondiali 2010, Uruguay e Olanda in cerca di gloria

di Redazione 1

E’ il momento della verità per Uruguay ed Olanda, che tra qualche ora si giocheranno un pezzo di storia nella prima semifinale del mondiale sudafricano. Diverse le ambizioni all’inizio della kermesse, con i sudamericani già pienamente soddisfatti nel caso di passaggio del turno e tulipani decisi a migliorare il piazzamento dell’edizione 2006, quando vennero estromessi negli ottavi dai padroni di casa della Germania. E invece – non senza sorpresa – Olanda ed Uruguay si ritrovano in semifinale ed ora sognare è lecito per entrambe le compagini.

Diversi anche i percorsi per arrivare a questo punto del torneo, con gli oranje che hanno avuto la meglio contro Sua Maestà il Brasile e la Celeste che ha cacciato via l’ultima africana rimasta in corsa, il Ghana, non senza polemiche per l’epilogo fatto di colpi di mano e rigori sbagliati.

Ma tutto questo fa parte del passato ed oggi le due nazionali si sfideranno per ritagliarsi un pezzo di gloria nella storia delle competizioni mondiali. L’Uruguay si presenta all’appuntamento con due titoli in tasca, sebbene entrambi conquistati in epoca lontana (’30 e ’50), mentre l’Olanda non è mai riuscita nell’impresa di alzare la Coppa, pur essendo arrivata due volte ad un passo dall’impresa (secondo posto nelle edizioni del ’74 e del ’78).

Messa in questi termini, si potrebbe pensare che i sudamericani siano favoriti ed invece finiscono per passare per quelli che hanno raggiunto la semifinale per grazia ricevuta o solo perché, nel corso del mondiale 2010, la gran parte delle  nazionali accreditate per la vittoria finale ha fallito clamorosamente.

Vero è che sul piano tecnico l’Olanda è superiore all’avversario, ma a questo punto del torneo è difficile dare per largamente favorita una compagine rispetto ad un’altra. Poi magari finisce che Sneijder & Co. rifilano quattro schiaffoni alla squadra di Tabarez, ma ci corre l’obbligo di ricordare l’edizione del 1950, quando l’Uruguay conquistò il suo secondo titolo mondiale davanti al Brasile dei fenomeni (tra l’altro padroni di casa) nella gara che passerà alla storia come il disastro del Maracanà.

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