Ibrahimovic vuole vincere tutto

di Redazione Commenta

Foto: AP/LaPresse

Di lui si può dire che è un capriccioso, un provocatore, un presuntuoso, ma bisogna ammettere che è un vincente, qualunque sia la maglia che indossa. Parliamo di Zlatan Ibrahimovic, arrivato al Milan la scorsa estate con la voglia di dimostrare di essere ancora una primadonna, non come quando giocava con la maglia del Barça, dove le stelle di prima grandezza si dividevano equamente la scena.

A Milano per ora la sua parte l’ha fatta, contribuendo in maniera determinante alla prima posizione dei rossoneri ed al passaggio del turno in Champions League. Ma non è abbastanza, non per uno come lui, abituato a festeggiare a fine stagione. Non chiedetegli però di scegliere un obiettivo, perché lo svedesone vuole conquistare tutto il conquistabile:

Io voglio vincere tutto, scudetto, Champions League e anche la Coppa Italia che non ho mai vinto. Nel nuovo anno spero di continuare a far bene, magari anche meglio, voglio vincere qualcosa e sto lavorando per questo così come tutta la squadra.

Una squadra resa ancor più temibile dall’arrivo di Antonio Cassano, uno che – quando non crea problemi di spogliatoio – può risultare fondamentale:

Sta lavorando e giocando bene, sta facendo anche una piccola dieta, lo vedo bene. Siamo tutti professionisti, lui come noi vuole vincere, andiamo tutti verso la stessa direzione che è quella di vincere. Adesso è nella migliore situazione possibile, gioca nel Milan, in una squadra dove tutti gli vogliono bene. Per me è fortissimo, ma ora dipende da lui, sono sicuro che farà bene e che ci aiuterà a vincere.

Ibra è convinto della forza del Milan e non perde l’occasione di scagliare una frecciatina verso i cugini nerazzurri, sottolineando le differenze con la passata esperienza italiana:

Abbiamo tutto per far bene, non ho mai trovato un’atmosfera come quella che c’è in questa squadra. All’Inter c’erano tanti stranieri, qui ci sono più italiani, ma quel che conta è che dopo ogni sconfitta, qui al Milan, non succede nulla negli spogliatoi. Dopo ogni ko siamo sempre tornati più forti e questo per me è molto importante, è un buon segnale e un messaggio per tutti. Vuol dire che non perdiamo mentalità e voglia di far bene, anzi giochiamo con uno spirito ancora migliore.

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