Adriano non rientra dal Brasile: ho perso l’aereo

di Redazione Commenta

Ci risiamo. Pare proprio che il suo hobby preferito sia quello di far (s)parlare di sé. A chi ci riferiamo? Ma naturalmente all’incorreggibile Adriano, che ancora una volta trova il modo di finire in prima pagina per i suoi comportamenti al limite del paradossale.

L’Imperatore era atteso questa mattina a Milano di ritorno dal Brasile, dove era stato chiamato dal ct Dunga per le gare di qualificazioni ai prossimi mondiali contro Ecuador e Perù. Poco meno di una vacanza, alla luce dei fatti, visto che il nerazzuro non ha avuto nemmeno l’opportunità di sporcarsi gli scarpini.

Fatto sta che stamattina sarebbe dovuto tornare alla Pinetina per l’allenamento in vista della trasferta di domenica ad Udine, ma dalla scaletta dell’aereo è sceso solo Julio Cesar. E Adriano? Ha perso l’aereo ed è rimasto a San Paolo.

Niente allenamento previsto per questo pomeriggio dunque, e probabilmente niente gara contro i bianconeri, visto che Mourinho difficlmente gli perdonerà l’ennesima mancanza di rispetto nei suoi confronti e nei confronti di una squadra che punta al titolo nazionale.

Senza contare che il mister portoghese vorrà delle spiegazioni in merito al party che il brasiliano ha tenuto nella sua nuova casa di Barra de Tijuca. Lui si è affrettato a smentire le indiscrezioni sull’abuso di alcolici ed il finale decisamente hard (con tanto di ospiti trans), ma lo Special One è uomo di mondo e non si accontenterà di qualche buona scusa buttata lì.

Bisogna poi aggiungere che anche dopo la pausa per le vacanze di Natale Adriano era tornato in ritardo dal Brasile e siamo certi che l’abitudine al mancato appuntamento non farà la felicità del portoghese. Ora per l’Imperatore si prospetta una multa piuttosto salata, oltre ai rimbrotti del mister ed all’esclusione dalla gara contro l’Udinese. Poi a fine stagione la società sarà chiamata a decidere del suo futuro, perché uno come Adriano ha avuto fin troppe possibilità di riscatto, voltando ogni volta le spalle alla mano tesa di chi gli era di fronte.

Forse sarebbe ora di crescere…

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