Stamford Bridge: un gioiello nel cuore di Londra

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Ancora una tappa nel nostro viaggio alla scoperta degli impianti più belli ed importanti del mondo. Stavolta ci fermiamo a Londra per visitare lo stadio che fino a qualche anno fa era il grande della capitale britannica, lo Stamford Bridge.

E’ da sempre la casa del Chelsea, pur trovandosi in territorio “nemico”, al di là della Kensington Road, che divide il quartiere di Chelsea da quello di Fulham. E proprio al Fulham fu iniziamente proposto l’utilizzo dell’impianto nei primi anni del 1900 e solo dopo il rifiuto da parte di questa società sportiva si decise di crearne una nuova che potesse utilizzarlo.

Nacque così il Chelsea Football Club, che iniziò la sua scalata verso le serie maggiori, partendo però dalla Football League. Prima di diventare la casa ufficiale dei Blues la struttura era utilizzata esclusivamente per gare di atletica leggera e per ben 28 anni non vide mai un pallone correre sul suo verde prato.


Il progetto venne affidato alla matita di Archibald Leitch ed inizialmente prevedeva la costruzione di un impianto che potesse ospitare 100.000 spettatori. Il primo passo fu quello di tirar su la tribuna est lunga 120 yard e in grado di accogliere 5.000 persone. Il resto dello stadio venne invece costruito con i materiali di riporto provenienti dagli scavi per la metropolitana.

Deve il suo nome a due ponti che attraversavano il fiume Stamford nei pressi dell’impianto: lo Stamford Bridge sulla Fulham Road e lo Stambridge sulla King’s Road. Oggi il fiume è costeggiato da una ferrovia che corre dietro l’ingresso est dello stadio. Determinante nella scelta del nome fu anche una battaglia in cui Re Harold Godwinson sconfisse i Vichinghi nel 1066.

Numerose furono le modifiche nel corso degli anni, tese soprattutto ad eliminare i gradoni e a fornire lo stadio di comodi seggiolini. Inoltre si è provveduto pian piano alla copertura dell’impianto per arrivare finalmente alla conformazione attuale, ovvero un ovale con i quattro lati chiusi attorno al terreno di gioco.

Può ospitare 42.500 spettatori e fino al completamento dell’Emirates Stadium (lo stadio dell’Arsenal) è stato il più grande della capitale britannica.

A completare la magnifica opera architettonica c’è poi il Chelsea Village, con hotel a quattro stelle, ristoranti, sala conferenze, discoteca, sala fitness e centro business.

Insomma un vero e proprio gioiello nel cuore di Londra per una squadra che negli anni ha saputo conquistarsi un grande spazio tra le regine d’Inghilterra ed ora lotta addirittura per la Champions League.

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