Sciopero calciatori, non tutto è perduto

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Foto: AP/LaPresse

All’indomani dell’annuncio che la serie A si fermerà per la sedicesima giornata di campionato, spunta una piccola speranza di vedere i calciatori in campo. Ad aprire a questa possibilità è proprio uno dei protagonisti della vicenda, Sergio Campana, che fino ad oggi è stato tra i più rigidi durante le trattative.

Il segretario dell’Associazione dei Calciatori ha ribadito che, mancando ancora 10 giorni alla fatidica data dell’11 dicembre, quando i due anticipi del sabato dovrebbero saltare, c’è tempo per riaprire i dialoghi. Rimane la decisa opposizione alla convocazione del commissario ad acta, che in caso di sciopero sembra inevitabile, e così, mentre i calciatori ribadiscono di voler giocare, e le critiche della società civile continuano ad essere pesanti, Campana ha affermato:

Se prevarrà il buon senso sul tatticismo ancora tutto è possibile per un accordo moderno.

Sulla sponda opposta Maurizio Beretta, presidente della Lega Calcio, ribadisce che lo sciopero danneggia più i tifosi che i “tecnici” del calcio, ma anche lui fa appello ad un forte senso della responsabilità e al buon senso tra le parti.

Ci sono i tempi per costruire la revoca dello sciopero. Una settimana e mezzo e più che sufficiente se prevale il buon senso per definire un accordo che soddisfi tutte le parti.

E speriamo vivamente che alla fine il buon senso prevalga.

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