Calciopoli 2: le intercettazioni di Bertini che si lamenta delle pressioni di Facchetti

di Redazione 2

Se fino a questo momento il “detto e non detto” nelle intercettazioni che riguardavano l’Inter potevano far sembrare la situazione dei nerazzurri meno grave di quella della Juve, tanto da non essere presa in considerazione dai magistrati di Calciopoli, una nuova trascrizione, pubblicata su Tuttosport, rende manifesta la pressione che anche l’Inter metteva sugli arbitri, tanto da portare l’arbitro Bertini a lamentarsi con Paolo Bergamo, designatore arbitrale, di ricevere telefonate troppo insistenti da parte di Facchetti.

Ricordiamo infatti che per regolamento nessun tesserato può parlare con la classe arbitrale, ed è ancora più grave se oltre alle frequenti intercettazioni con i designatori, si viene a sapere che Facchetti (e chissà chi altro) contattava direttamente ad un direttore di gara. E così, in merito alla gara di coppa Italia Cagliari-Inter (finita 1-1), Bertini chiama Bergamo. Questo il passaggio più importante che fa rabbrividire:

È sta­ta una remata dal primo minuto, poi, eh? Non capisco, non capisco perché. Tra l’al­tro c’è stato Facchetti a inizio partita, è venuto dentro lo spogliatoio a salutare con quel fare di sempre. “Ah, sa questa è la tre­dicesima partita, eh? Per ora siamo in per­fetta parità: quattro perse, quattro vinte e quattro pareggiate. Eh, sa, per l’Inter non è che sia un grande score”, ha detto. Quin­di l’abbiamo preparata in questo modo la partita.

E la risposta di Bergamo?

E bisogna che ci parli, sì… più tranquillo in campo. C’avevo già parlato, gliel’avevo già detto, ma questo non capisce un cazzo.

Alla fine Bertini quasi si giustifica del pareggio dell’Inter, tanto da affermare “Non mi sembra di avere fatto…Anzi, anzi…Vabbuò”. Parole che si commentano da sé.

Commenti (2)

  1. 10.56 TERMINATA LA DEPOSIONE DI MANCINI
    È durata poco più di 10 minuti l’attesa deposizione di Roberto Mancini al processo di Napoli, anche perché gli avvocati della difesa hanno rinunciato a porgli domande. Con l’allenatore del Manchester City ed ex allenatore dell’Inter ha interloquito invece il pm Capuano, che si è soffermato anche sull’ormai celebre telefonata tra Facchetti e Bergamo, per ironia della sorte scovata dai difensori, segno che ormai anche l’accusa si avvale del lavoro della controparte. «Io spesso ho avuto episodi di liti con arbitri – ha detto fra l’altro Mancini – ma a fine gara, presi dalla foga, se ne dicono tante. Di certo quelle cose non le ho dette come sono state poi verbalizzate (nel senso che erano molte meno forbite, ndr)». Tra le partite di cui è stato chiesto conto a Mancini c’è stata prima di tutto un Inter-Roma arbitrata da Rosetti: «Nella foga della partita ho fatto accenno ai suoi amici di Torino e alludevo a Moggi, perché pensavo che, essendo lui (Rosetti, ndr) di Torino, avesse a che fare con quelli della sua città. Ma non so niente di particolare a riguardo. Ho fatto un collegamento facile perché pensavo fossero amici. Conosco Moggi da sempre, ma nello specifico il collegamento con Rosetti era dovuto al fatto che l’arbitro è di Torino». Una delle accuse più pesanti rivolte da Mancini a Moggi nel maggio 2006 era quella di avere più volte visto il dg della Juventus negli spogliatoi degli arbitri. Ora il tecnico jesino fornisce una versione più morbida: «Ho visto Moggi più di una volta nello spogliatoio degli arbitri, ma questa era una prassi anche di altri dirigenti di società. Era una cosa che capitava. Magari negli altri casi si poteva trattare di dirigenti addetti agli arbitri, ma non so fornire il nome degli altri dirigenti che mi è capitato di vedere nella mia carriera».

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    Considerazioni personali:
    Sto ascoltando in audio-video la diretta del processo calciopoli di Napoli udienza 25/5/2010, il primo teste è stato l’allenatore Roberto Mancini, posso tranquillamente affermare che Roberto Mancini oltre essere stato un grande calciatore, è anche un ammirevole oratore deponendo sotto giuramento in maniera semplice e molto chiara quello che purtroppo, dal 2006 tanti giornalisti, e tutti quelli che affermavano ” piaccia o non piaccia………..” (ancora oggi qualcuno) hanno stravolto il calcio italiano, prendendo in giro i tifosi di tutti i clubs Italiani e animando e inasprendo ancor più gli animi degli amanti del calcio.
    La mia personale ed umile considerazione, in termini calcistici, è che oggi Mancini ha segnato 3 goal a 0 ai PM, e pensare che Mancini per i PM era, secondo loro il teste chiave d’accusa di Frasopoli.

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