Arrestato lo Zingaro, si teme nuovo scandalo calcioscommesse

Tutti concentrati sulle partite e qualcuno di quelli che – come si dice a Roma – giocano il picchetto, anche a chiedersi se i risultati sono reali. In effetti ci sarà da ascoltare qualche dichiarazione dello Zingaro, arrestato poco tempo fa. Lui teneva in mano il calcioscommesse italiano. 

Si tratta di colui che incontrò Stefano Mauri prima di Lazio-Genova e che offriva soldi ai giocatori per truccare le partite. Una pioggia di soldi promessi anche ad allenatori e dirigenti in tutta Italia. Tutti protagonisti e complici di un sistema marcio. Adesso quest’uomo sul quale pende un mandato di cattura internazionale, potrebbe parlare. Eppure la notizia è data da poche testate, tutti gli altri si concentrano sui risultati, sulle promozioni della Salernitana e del Carpi e sulle vittorie della Juventus.

C’è un bel da fare anche con risse e bombe carta, ma sembra quasi tutto studiato per non pensare a Ilievski, lo Zingaro, che si è costituito dopo 4 anni di latitanza. Lo ha fatto allo scalo di Bergamo, proveniente da Skopje, in Macedonia. È sceso Hristiyan con un braccio al collo per un infortunio e il viso provato. Ha subito detto di avere intenzione di collaborare. Questo lo riferisce la procura.

Ecco l’identikit dello Zingaro tracciato da Giornalettismo:

CHI E’ ILIEVSKI – Un metro e novanta per 120 chili, viso segnato da una vita di crimini e misfatti ma anche da una cicatrice risalente alla guerra del Kosovo, lo Zingaro non passava inosservato nei suoi viaggi continui per tutti lo Stivale, passati a convincere giocatori ad aggiustare partite, con tariffe che normalmente andavano da 50.000 euro (la cifra che, per dire, rifiutò e denunciò Pisacane) a 200.000 (quella che fu offerta e poi denunciata da Farina e prezzo abituale per una partita di serie A). L’ex agente speciale della polizia macedone potrebbe devastare, nuovamente, il mondo del calcio italiano. A giudicare dalle risultanze delle indagini e in particolare dell’inchiesta Last Bet, partita il primo giugno 2011 e da subito con indagati importanti (da Signori a Doni), lui era il centro del sistema di scommesse e match truccati.

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