Ibrahimovic, Robinho o Quagliarella? Il colpo di mercato più chiacchierato non è nessuno di questi, ma lo è stato, e lo sarà ancora a lungo, quello di Marco Borriello, passato alla Roma. I giallorossi hanno strappato l’attaccante alla concorrenza della Juventus grazie alla stessa mossa fatta dal Milan per ingaggiare Ibra: un prestito con “obbligo” di riscatto tra un anno. Questo significa che ora la Roma non pagherà nulla, ingaggio a parte, ed i 10 milioni del cartellino arriveranno tra 12 mesi.
L’operazione, oltre a far arrabbiare i bianconeri che si vedevano ormai l’attaccante in casa, ha fatto letteralmente infuriare alcuni politici della Lega Nord, i quali hanno accusato la Unicredit, la banca che attualmente controlla la Roma, di aver garantito alla Sensi tanti milioni che sarebbero potuti andare agli imprenditori in difficoltà. La deputata Silvana Comaroli ha così tuonato:
Sarebbe bene che questi capitali, invece, fossero investiti anche per i nostri imprenditori
e sulla stessa linea sono stati gli altri appelli, come quello di Flavio Tosi, sindaco di Verona. A dir la verità la Unicredit al momento non ha ancora sborsato nulla, ma ha solo garantito 10 milioni nel caso in cui non dovesse cedere prima (come si augura) la società ad un investitore privato. Le lamentele dopotutto non sono così illegittime, ma chissà se i leghisti sarebbero insorti se anziché finire alla Roma, Borriello fosse andato a rinforzare una squadra del Nord.