Solidarietà per Gerrard. E il dj ora ha paura

di Redazione Commenta

Rassegnatevi ragazzi, perché ne sentirete parlare ancora per molto tempo. Torniamo sul caso-Gerrard per la terza-quarta volta in pochi giorni, cercando di fare il punto della situazione, sebbene occorra attendere fino al 23 di gennaio per avere qualche certezza in più.

Nel frattempo, il capitano del Liverpool è tornato ad allenarsi con la squadra, sollevato nell’umore dalle tante manifestazioni di solidarietà ricevute. L’ambiente dei Reds è dalla sua parte, tanto che il sito ufficiale parla di lui come di “un’eminente figura del Liverpool da 10 anni” meritevole quindi di tutto l’appoggio possibile.

Si sono fatti sentire anche i compagni di nazionale David Beckham, Wayne Rooney, John Terry e Rio Ferdinand, con una serie di sms, mentre la Football Association ha fatto sapere che Gerrard continuerà ad essere convocato da Capello anche durante il procedimento a suo carico. La stessa cortesia non venne riservata a Jonathan Woodgate e Lee Bowyer, accusati dello stesso reato di Gerrard e silurati immediatamente dalla nazionale. Due pesi e due misure?

Staremo a vedere come si regolerà Capello, un tipo non certo tenero nei confronti di chi si lascia andare a comportamenti esagerati in campo e fuori. Ma Gerrard avrà veramente esagerato o c’è qualcuno che sta tentando di fare il furbo. All’indomani della rissa, la dinamica dell’incidente sembrava abbastanza chiara, ma ora pare che nessuno abbia visto Gerrard colpire il dj, tanto che l’avvocato del giocatore, Richard Green, starebbe cercando testimoni oculari.

Intanto Marcus McGee, che si ritrova con un dente in meno e quattro punti in testa, avrebbe confidato ad alcuni amici di temere le reazioni dei tifosi, vista la sua fede per il Manchester United e le accuse mosse a quello che è un vero idolo a Liverpool. Come finirà la storia?

Joey Barton ha trascorso un brutto quarto d’ora per un episodio simile, ma lui era un recidivo e non era certo così utile alla causa della patria… Staremo a vedere.

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