Calcio scommesse, le squadre che rischiano grosso

di Redazione Commenta

Con il calciomercato che in questi giorni sta attirando le attenzioni dei calciofili italiani, ci siamo dimenticati che in ballo c’è ancora un processo aperto per il calcio scommesse. Dopo le squalifiche e penalizzazioni varie inflitte qualche settimana fa, si sta per concludere il filone dell’inchiesta avviato dalla Procura di Bari, quello della Procura di Cremona e quello di Napoli. Tutti questi porteranno a nuove squalifiche e probabilmente a qualche retrocessione.

I club di Serie A coinvolti sono pochi, ma ci sono, e per avere la piena certezza dovremo attendere i deferimenti che saranno resi noti questa sera. Tra questi quello che rischia di più è il Siena, coinvolto in diverse partite di due stagioni fa quando era in Serie B, ed in cui potrebbero pagare anche il presidente Mezzaroma e l’allenatore dell’epoca, oggi alla Juventus, Antonio Conte. Per l’allenatore juventino si prevede l’assoluzione, ma potrebbe anche essere squalificato per omessa denuncia che lo terrebbe lontano dai campi da gioco per diversi mesi, o addirittura per illecito sportivo, la cui conseguenza sarebbe la squalifica di diversi anni, fino a 5. Ma questo sembra lo scenario meno probabile.

GLI ALTRI CLUB DI A – Tra gli altri club di A sotto la lente d’ingrandimento ci sono il Bologna, in cui però sono più i tesserati che la società a rischiare, l’Udinese, con l’ex Pepe, anche lui oggi alla Juve, che rischia una squalifica, il Napoli (per la vicenda di Gianello) e Sampdoria e Genoa per quel famoso derby sospetto, il quale però potrebbe rientrare in un’inchiesta che verrà chiusa in una fase successiva.

I CLUB DI SERIE B – Tra le società che rischiano al di fuori della Serie A la situazione peggiore è quella del Lecce che rischia la retrocessione in Lega Pro, dopo quella avvenuta sul campo in Serie B la scorsa stagione. Lo stesso rischia il Grosseto, mentre per il Bari a rischio ci sono soltanto i tesserati, o almeno quelli che sono rimasti dagli episodi di due stagioni fa. Entro un paio di settimane avremo le prime sentenze.

Photo Credits | Getty Images

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