Ligue 1: Keita chiama, Henrique risponde, in Francia è corsa a due

Se in Italia la Roma ha tutte le possibilità di raggiungere l’Inter in vetta, anche a 7 punti di svantaggio, teoricamente il Bordeaux dovrebbe avere tutto il diritto di farcela contro il Lione, a +6.
Ma l’impressione è che in Francia i giochi siano fatti sin da tempo, e i girondini dovranno puntare solo sulla qualificazione tranquilla in Champions.

Mancavano pochi ostacoli al Lione per vincere il campionato, e uno di questi era il Monaco. La squadra del principato non stava convincendo molto quest’anno, ma negli scontri diretti sul proprio campo ha sempre avuto la meglio (il Lione non vinceva lì da 7 anni). Ma la tradizione è stata sfatata con un primo tempo fenomenale dei pluricampioni di Francia, che segnano 3 gol e mettono in ghiaccio la gara.
Per fortuna (dello spettacolo) il Bordeaux non molla, anche se con un’avversaria molto più abbordabile. La gara in casa contro lo Strasburgo a 3 punti dalla salvezza sembrava facile, e così è stata, vista l’agiatezza che ha avuto Henrique nell’andare al gol due volte durante il primo tempo. La rete di Cavenaghi nella ripresa è servita solo a lanciare un messaggio al Lione, che dice che al primo passo falso il Bordeaux c’è.

Ligue 1: Il Lione vince lo scontro diretto e chiude i giochi

E anche per quest’anno le Championnat non potrà dire più niente fino a giugno. Da 6 stagioni a questa parte il campionato francese si chiude tra marzo e aprile, e anche quest’anno non è stato da meno.
Nella supersfida di sabato il Lione si è sbarazzato definitivamente della seconda in classifica Bordeaux, ipotecando il settimo scudetto di fila.

A difesa dei girondini si può dire che il 4-2 finale è un risultato bugiardo, visti i valori in campo. Parte veloce il Lione con una doppietta di Bodmer in 24 minuti che avrebbe steso chiunque, ma non gli uomini di Blanc che, con Wendel, si sono rifatti sotto quasi subito. E la gara resta aperta anche sul terzo gol della capolista firmato da Benzema, riavvicinato dopo soli dieci minuti da Cavenaghi. E’ solo Keita che al quarto minuto di recupero chiude definitivamente partita e campionato. Ora i 6 punti di vantaggio sulla seconda, senza il pensiero della Champions, sembrano impossibili da recuperare.