Catania – Genoa 2-1: fotogallery

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Era un Catania falcidiato dalle assenze quello che si trovava a dover affrontare tra le mura amiche un Genoa rivitalizzato dalla vittoria del derby e dalla clamorosa rimonta contro la Roma. I padroni di casa venivano invece dalla sconfitta forse immeritata contro il Napoli, dopo una gara che se fosse finità in parità non avrebbe scandalizzato nessuno.

Pronti via ed il Genoa dimostra di voler inanellare la terza vittoria consecutiva per avvicinare così il gruppetto che lotta per un posto in Europa League. Prova e riprova, alla fine gli ospiti passano, grazie ad un Floro Flores che sembra rinato in maglia rossoblu.

Serie B: FOTO della 28a giornata

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Anche Siena, nel corso di un pomeriggio giallo canarino, ha scoperto che il gioco del calcio non è fatto solo da primedonne in grado di incidere da un momento all’altro. Tra i vari Calaiò e Matronunzio, Troianiello e Reginaldo, esistono coloro che – per una stagione intera – sono chiamati a portare la borraccia. Spomparsi i polmoni. Sopperire a chili di tecnica mancante con quintali di fatica e sacrificio. Tra gli architetti e i geometri, si insinua la manovalanza di coloro che sudano a oltranza e la cui unica gloria riconosciuta, legittima, è quella di essere parte di un insieme nel quale, a incidere per davvero, sono i fenomeni. Capita poi che, tra un tackle e una sgroppata di decine di metri a inseguire l’avversario di turno, il tuttofare si trasformi anche in uomo decisivo. E’ toccato a Francesco Bolzoni, calciatore delle retrovie, inventare la conclusione da fuori area con cui il Siena ha sbancato Modena e consentito ai toscani di agganciare il Novara al secondo posto. “Abbiamo cercato subito di aggredirli – ha dichiarato nel post partita il centrocampista – di fare una gara di forza e abbiamo dato tutti il 100%; preferiamo vincere e non fare una gara bellissima, che giocare bene e perdere”. Nella filosofia dei gregari, conta anzitutto la fatica: vincere senza aver brillato significa in ogni caso essere riusciti a gestire nel migliore dei modi un incontro difficile. Una battaglia tra chi molla per ultimo.

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Rinascere altrove, archiviare un momento professionale delicato, difficile e farlo con l’umiltà richiesta dal caso. La storia di Gennaro Delvecchio è particolare, a tratti incomprensibile se solo non si tenesse conto delle migliaia di sfaccettature psicologiche che si nascondono dietro il manto di un campo verde, oltre le tribune di uno stadio festante. Arrivato a incidere sui terreni della massima serie, prima la Sampdoria, poi il Catania – di punto in bianco il centrocampista si è perduto. Elemento imprescindibile dei blucerchiati di un paio d’anni fa, il mediano ha poi dovuto fare i conti con una lenta decadenza priva di un evidente perchè. Il bagno d’umiltà lo ha portato a riprendere in mano la propria carriera accettando di ripartire dalla cadetteria. La nuova sfida – portare l’Atalanta in vetta – nella sfida – tornare a essere un calciatore importante – ha avuto un passaggio fondamentale nel corso della sfida tra bergamaschi e Sassuolo: un acuto per griffare in maniera indelebile una gara che ha consentito agli orobici di consolidare il primato in graduatoria. L’iniezione di fiducia del classe 1978 è la stessa che si palpa osservandone l’esultanza. Ritrovarlo al meglio della condizione significa, per i bergamaschi, disporre di un’arma vincente di comprovata affidabilità.

Juventus – Bologna 0-2: fotogallery

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La scorsa settimana erano stati gli sconosciuti Mesbah e Bertolacci a mettere ko la Vecchia Signora. Questa volta è toccato al conosciutissimo Di Vaio affondare la nave bianconera e far tornare d’attualità l’espressione “crisi profonda” nello spogliatoio della Juventus. Il risultato in entrambi i casi è il medesimo 2-0 e addio sogni scudetto, addio alla rincorsa al quarto posto e – se si dovesse continuare di questo passo – addio anche alla qualificazione per l’Europa League del prossimo anno.

Chi pensava che il Bologna fosse stanco per l’impegno infrasettimanale contro la Roma, si sbagliava di grosso, perché gli uomini di Malesani si sono mostrati pimpanti, agguerriti e poco propensi a fare da sparring partner ai padroni di casa.

Serie B 28a giornata: FOTO Livorno – Ascoli 1-1

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Anticipo della ventottesima giornata di serie B.
Stadio Picchi, Livorno:
Livorno-Ascoli 1-1
Rete:
24′ pt aut. Di Donato (A), 45′ st Feczesin (A)

Dopo il pari a reti inviolate tra Padova-Piacenza, la ventottesima giornata di cadetteria pone di fronte in anticipo serale altre due formazioni che, in un senso e nell’altro, hanno più di un interrogativo a cui dare risposta. Il Livorno del nuovo corso griffato Walter Novellino – vittorioso all’esordio – è chiamato ad agganciare l’ultimo treno che porta dritto in massima serie: compromessa ogni possibilità di una promozione diretta, i labronici puntano con forza a strappare un posto per i play off. I marchigiani, invece, stanno vivendo una stagione difficile che rischia di inficiare la permanenza in B. Sei punti di penalità per sanzioni legate a incongruenze societarie hanno di fatto condizionato la graduatoria dell’Ascoli al punto da lasciare i bianconeri al penultimo posto in classifica in condivisione con la Triestina.

Il campo pone di fronte a moduli speculari: tra i locali, che hanno tra i pali De Lucia, i quattro di difesa sono Salviato, Miglionico, Knezevic e Pieri; poker di centrocampisti con attitudini incontriste e offensive: Luci, Iori, Schiattarellla e Belingheri. D’Alessandro e Dionisi in avanti. La replica ospite è affidata alle manone di Guarna che è tutelato da Gazzola, Marino, Micolucci e Calderoni. Mediana composta da Moretti, Di Donato, Giorgi, Cristiano; Lupoli e Feczesin gli attaccanti.

Serie B 28a giornata: FOTO Padova – Piacenza 0-0

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Anticipo della ventottesima giornata di serie B.
Stadio Euganeo, Padova:
Padova-Piacenza 0-0

Emiliani molto più tranquilli, dal punto di vista della graduatoria, rispetto a qualche mese fa quando anche il Piacenza era invischiato nella lotta per non retrocedere: presi per mano da Cacia, momentaneo capocannoniere della cadetteria con sedici reti all’attivo, i rossi hanno rosicchiato punti a chi precedeva e staccato chi segue, riuscendo così a respirare con maggiore serenità. E’ servito un discreto rodaggio, ma oggi il Piacenza pare squadra difficile da affrontare e battere, come ha sperimentato sulla propria pelle la formazione di casa.

Il Padova è stato costretto a impattare nella sfida interna di fronte a uno stadio Euganeo non particolarmente pieno: lottava, al contrario degli ospiti, per una promozione nella massima serie ma la formazione locale ha pagato dazio – sopratutto la sfortuna in questo caso – per il forfait lunghissimo a cui è stato costretto Succi. E togliere Succi al Padova è proprio come levare Cacia ai piacentini. Infatti, le recenti prestazioni hanno ridimensionato le ambizioni dei biancoscudati, finiti a metà classifica a quota 36, quattro lunghezze più degli avversari.

Inter – Bayern Monaco 0-1: fotogallery

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La vendetta è un piatto che va servito freddo, recita un vecchio detto, ed il Bayern Monaco lo ha fatto suo in una sera, restituendo all’Inter un po’ della delusione subita qualche mese fa, quando i nerazzurri sollevavano la Champions League ed i tedeschi si accontentavano del secondo posto. Ma alla prima occasione utile i bavaresi hanno trovato il moo di rifarsi, beffando l’Inter proprio sul suo terreno, davanti al suo pubblico e per di più nei minuti finali, quando non si attendeva altro che il triplice fischio dell’arbitro.

E dire che i campioni d’Europa hanno avuto le loro buone occasioni per portarsi in vantaggio, ma il portiere Kraft questa sera sembrava insuperabile ed alla fine si è sentita la mancanza di un attaccante che aiutasse Eto’o negli ultimi metri. Il Bayern Monaco da parte sua non ha demeritato ed anzi si è portato spesso dalle parti di Julio Cesar, colpendo anche un paio di legni nel corso della gara.

Bologna – Roma 0-1: fotogallery

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Serviva una scossa all’ambiente giallorosso, dopo una serie di sconfitte consecutive rimediate nelle ultime settimane. La scossa è arrivata con le dimissioni di Ranieri e l’avvento in panchina di Vincenzo Montella, forse non troppo esperto, ma capace – a detta della società – di motivare la squadra per condurla verso l’uscita del tunnel. Buona la  prima per l’ex aeroplanino, che se ne torna a casa da Bologna con la prima vittoria da allenatore di serie A e con la consapevolezza che questa squadra può tornare ai livelli di qualche tempo fa.

Di De Rossi il gol che ha deciso il recupero della ventiduesima giornata di campionato, non senza polemica da parte dei padroni di casa, che speravano nell’espulsione del centrocampista per doppia ammonizione (fallaccio sanzionato con il giallo e tocco di mano non punito adeguatamente).

Napoli – Catania 1-0: fotogallery

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Chi si aspettava un calo fisico e nervoso da parte del Napoli, dopo l’impegno di giovedì sera in Europa League e dopo la conferma della squalifica di Lavezzi, sarà rimasto deluso. Vero è che i partenopei nell’ultima parte della gara hanno concesso qualcosa al Catania, come è vero che l’assenza del Pocho si è fatta sentire in fase di costruzione del gioco, ma gli uomini di Mazzarri sono comunque scesi in campo con la determinazione giusta per portare a casa i tre punti.

Nonostante la stanchezza, nonostante le assenze, nonostante il rigore sbagliato da Cavani, il Napoli si conferma la seconda forza del campionato, mantenendo invariato il distacco dal Milan capolista. Il gol di Zuniga dà il giusto morale alla squadra azzurra, chiamata ad affrontare proprio i primi della classe nel posticipo del prossimo turno.

Serie A 26a giornata: fotogallery

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Il Milan risponde prontamente alla vittoria dei cugini nerazzurri e ristabilisce le giuste distanze in classifica, battendo un Chievo che fino alla fine ha sperato di strappare un punto prezioso ai primi della classe. Ibrahimovic nell’occasione resta a secco, ma si veste da assist-man per piazzare il passaggio che porta Robinho al primo gol della gara.

I padroni di casa risorgono al minuto numero 61, quando Fernandes sigla la rete del pareggio, ma poi devono arrendersi alla voglia di vincere del Milan e ad un Pato lasciato in panchina per tre quarti di gara. Il Papero entra, segna e si spoglia, beccandosi un’ammonizione quanto mai gradita.

Lecce – Juventus 2-0: fotogallery

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Mesbah e Bertolacci, chi sono costoro? Solo due nomi come tanti, se paragonati ai vari Buffon, Chiellini, Krasic, Aquilani, Del Piero e compagnia bella. Eppure a riempire il tabellino dei marcatori dell’anticipo dell’ora di pranzo ci sono proprio questi due nomi. Alla vigilia di Lecce-Juventus Delneri aveva parlato di partita della svolta e chissà quanti tifosi bianconeri avranno cominciato ad esibirsi in scongiuri di ogni tipo, considerando che ad ogni promessa del tecnico corrisponde poi un momento di appannamento della squadra (ricordate quando parlava di scudetto poco prima di Natale?).

La svolta non c’è stata ed anzi la Juve ha incassato due sonori schiaffoni contro una squadra che cerca punti utili per la salvezza. Davide contro Golia, a giudicare dai nomi in campo, con Golia che esce ancora una volta battuto ed è costretto a rivedere le proprie ambizioni.

Serie B: FOTO della 27a giornata

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Chissà cosa nasconde il campo. Storie di amicizia, rapporti di reciproca sopportazione, legami indissolubili e duraturi fatti di rispettiva apertura nelle case, tra le famiglie, in quell’intimità che si concede solo agli affini. Oppure, magari, davvero la professione richiede che si sappia fare squadra, gruppo anche solo per quei pochi frangenti che si sta a contatto. Quel che il terreno di gioco non dice, lo si può immaginare. Ma, al di là delle centinaia di storie che stanno aggrappate alla storia, l’immagine dell’abbraccio dei padroni di casa presso lo stadio Olimpico di Torino non racconta certo di rapporti incrinati. Tutt’altro. L’occasione propizia è offerta dalla marcatura di Antenucci, rete con cui i granata erano riusciti a ribaltare il risultato contro un Pescara partito a razzo. Uno, due, tre. Uno accanto all’altro e uniti da un abbraccio a più braccia che pare rendere un corpo estensione dell’altro. Il tutt’uno dei calciatori – raggianti – di un Torino in rimonta è sintomatico di quel che s’è visto nel corso della sfida tra i granata e il Pescara. Una centrifuga di sensazioni e sentimenti nella quale, come in un gioco di cromatismi a raggiera, si è passati dalla contestazione all’esultanza. Armonie sul terreno di gioco, sguardo fisso verso la panchina di mister Lerda. Si giocava anche per tutelare il posto del tecnico granata. Altrova la rosa non vede l’ora di rifilare un calcione a chi è noto – l’allenatore – per essere parafulmine di ogni male. Qui, invece, la squadra sta con il tecnico e, oltre che a parole, lo ha mostrato con i fatti.

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Elemento non accaduto, per esempio, a Livorno dove, nonostante l’impegno (nelle ultime settimane, per la verità, minimo) i labronici non sono riusciti nell’intento di fare quadrato intorno a Bepi Pillon, cacciato da Spinelli in seguito a una serie di risultati  – e prestazioni – negativi. Al suo posto, Walter Novellino che, pivello manco per scherzo, ha subito brindato all’esordio grazie alla vittoria contro gli ex capoclassifica del Novara. Carattere e voglia di mollare mai: si è cominciato con un paio di ingredienti basilari. Il resto verrà giornata dopo giornata.

Inter – Cagliari 1-0: fotogallery

Foto: AP/LaPresse

L’Inter soffre nel secondo anticipo della ventiseiesima giornata di campionato, ma alla fine riesce a mettere in tasca tre punti importanti nella rincorsa al Milan capolista. L’avversaria di turno era un Cagliari che sembra aver assorbito al meglio la partenza di Matri e che continua la sua rincorsa ad una posizione comoda di classifica.

A fare la differenza tra nerazzurri e rossoblu è la rete messa a segno da Ranocchia (in fuorigioco) al 7′ minuto del primo tempo. Poi i padroni di casa hanno avuto qualche occasione per arrotondare il risultato, ma nel finale di gara hanno dovuto stringere i denti per portare a casa il risultato e dare un senso alla lunga rincorsa sui cugini. Ora i punti del distacco dal Milan sono solo due, mentre il Napoli è sfrattato dalla seconda posizione in attesa delle gare di domani che potrebbero cambiare nuovamente la situazione.

Bologna – Palermo 1-0: fotogallery

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Il Bologna continua a volare, il Palermo si arrende perla seconda volta consecutiva: questo dice il primo anticipo della ventiseiesima giornata di campionato tra due squadre che inseguono obiettivi diversi. Il primo tempo non regala emozioni all’infreddolito pubblico del Dall’Ara, con gli ospiti decisamente più propositivi ed i rossoblu pronti a rispondere di rimessa.

Al minuto numero 58 c’è l’episodio che cambia gli equilibri della gara: il rosanero Garcia rimedia un doppio giallo e finisce sotto la doccia con abbondante anticipo, regalando così un evidente vantaggio ai padroni di casa.

Napoli – Villareal 0-0: fotogallery

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Visto il ruolino di marcia in campionato e le prestazioni confortanti delle ultime settimane, ci si aspettava un Napoli capace di ipotecare il passaggio del turno in Europa League sin dalla gara di andata, sebbene l’avversario si chiamasse Villareal. Così non è stato ed i partenopei escono dalla sfida del San Paolo con uno 0-0 dal sapore triste, considerando le buone occasioni fallite dal duo delle meraviglie Cavani-Lavezzi.

Nulla è compromesso, certo, ma nella gara di ritorno il Napoli è chiamato a vincere sul campo degli spagnoli o almeno a pareggiare con gol, per avere la certezza della qualificazione. Impresa non facile, ma il Napoli ci ha abituati a grandi imprese e c’è da credere che non andrà in Spagna solo per godersi una vacanza-premio nel bel mezzo della stagione.