Serie A 2010/2011: Roma

di Redazione 3

Riuscirà anche quest’anno la Roma ad essere l’anti-Inter per eccellenza? Forse ai tifosi romanisti questa definizione sta un po’ stretta visto che è dal dopo-Calciopoli che ogni anno sfiorano il primo posto, ma alla fine rimangono con un pugno di mosche in mano. Per poter cambiare questa tendenza, la dirigenza ha fatto uno sforzo economico nonostante i tanti problemi che tutti conosciamo, ingaggiando Adriano, ma non solo lui.

Va avanti ormai da un paio di mesi la diatriba con l’Inter per ottenere Nicolas Burdisso, e probabilmente questa telenovela finirà solo all’ultima giornata di mercato, ma nel frattempo i giallorossi hanno trovato i fondi per mantenere tutti i propri campioni, senza cedere il “pezzo grosso” come avveniva gli altri anni, ed ingaggiare oltra al brasiliano anche il fratello di Burdisso, Guillermo, e Fabio Simplicio, uno dei migliori centrocampisti sul mercato della serie A. In partenza invece si è registrato poco movimento, con l’addio di Guberti, che comunque aveva giocato molto poco, e quello di Motta.

La rosa della Roma dunque rimarrà più o meno la stessa, con lo stesso allenatore che ha fatto il record di punti lo scorso campionato, Claudio Ranieri. Probabilmente anche quest’anno l’ex allenatore di Juventus e Chelsea riproporrà il 4-3-3 molto offensivo, che dovrebbe scendere in campo così: Julio Sergio; Cassetti, Mexes, Juan, Riise; F. Simplicio, Pizarro, De Rossi; Totti, Vucinic, Adriano.

Vista così la formazione titolare fa paura, ed è in grado di affrontare qualsiasi avversaria. In più va aggiunto che la rosa è abbastanza completa, dato che le alternative, a differenza delle annate passate, non mancano con gente come Brighi, Perrotta e Taddei a centrocampo, Cerci, Okaka e Baptista in attacco, e se dovesse arrivare Burdisso, ci sarà un’ampia scelta anche in difesa. Insomma, la Roma ha tutte le carte in regola per puntare, come ogni anno, allo scudetto.

Ciò che resta da vedere è se la solidità che questi nomi dimostrano potrà essere mantenuta anche durante il campionato, con ad esempio l’incognita-Adriano. Potenzialmente l’ex interista potrebbe diventare il capocannoniere del campionato, ma essere anche il punto debole della squadra. E poi c’è Totti, il faro della squadra ma con caviglie troppo fragili per poter reggere un’intera stagione, tra campionato, coppa Italia e Champions League. Le carte in regola per puntare in alto ci sono tutte, ora bisognerà vedere se la tenuta atletica (e soprattutto psicologica), saranno all’altezza.

Commenti (3)

  1. Scusami, ma parlare di Adriano in termini di “sforzo economico” mi pare forviante. L’operazione Adriano è puramente commerciale: l’uomo è chiaramente un irresponsabile e il giocatore che ne consegue è giocoforza un “normale”. Poi se non sbaglio è giunto a parametro zero e non credo che percepirà uno stipendio come quando era all’Inter. Simplicio è stato un bel colpo, e se non sbaglio anche lui a costo zero ..
    Alla fine dei conti, se consideriamo che anche Totti è ancora più “vecchietto”, la Roma non ha potuto fare nessuno sforzo economico per cercare di colmare il gap con l’Inter, se poi Burdisso non dovesse tornare alla corte di Ranieri allora la squadra di questa stagione sarà anche leggermente più debole della scorsa … Nonostante questo rimane comunque la squadra con la più alta percentuale di possibilità di giungere seconda.

    Purtroppo il periodo delle vacche grasse è concluso anche per la Roma …

  2. sì, hai ragione nel dire che è arrivato a parametro zero, ma per sforzo economico indendevo riferirmi allo stipendio. E’ vero che non prenderà i soldi che prendeva all’Inter, ma considerando che gli stipendi della Roma sono mediamente bassi (a parte quello di Totti), investire diversi milioni su Adriano rappresentano uno sforzo economico, specialmente se effettuato da una squadra che non ha una dirigenza ricca alle spalle.

  3. Ciao Marco,
    ho inteso quello che volevi dire: un contratto di 3 anni a 5 milioni lordi l’anno sono comunque un bel gruzzoletto.
    Io però volevo dire che io vedo l’operazione più dal punto di vista dell’investimento in immagine. Purtroppo per Adriano (ma spero vivamente di essere smentito) ha smesso di essere “L’Imperatore” da un pezzo. La sua vita fuori le regole lo ha ridotto a livello di giocatore normale, però si porta sempre dietro il nome Adriano e forse qualche sponsorizzazione o qualche abbonamento di vantaggio ci scappano …
    Se poi, e ti ripeto, me lo auguro per il bene del calcio, Adriano dimostrerà di aver messo la testa a posto e saprà gestirsi un minimo, allora la Roma avrà fatto un grande colpo.

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