Mourinho, prima conferenza stampa infuocata

di Redazione Commenta

Foto: Ap/LaPresse

Mourinho è tornato. E come sempre l’ha fatto a modo suo, con una conferenza stampa ricca di contenuti, dalla vicenda riguardante la fascia di capitano del Real Madrid, al mercato, alle prospettive della squadra e all’arrivo nella dirigenza di un grande calciatore come Zinedine Zidane. Le parole dello Special One arrivano da da Beverly Hills, dove la squadra è arrivata in vista della tournè americana che la terrà occupata per le prossime due settimane. E’ interessante notare che oltre ai giocatori impegnati in Coppa America, non sono stati convocati Lassana Diarra e Royston Drenthe, evidentemente in procinto di esser ceduti, magari proprio a qualche squadra del nostro campionato. L’allenatore di Setubal ha iniziato la conferenza stampa parlando del caso che i media spagnoli hanno sollevato sulle sorti della fascia di capitano di Iker Casillas:

È uscita una storia molto stupida sul fatto che io e il Real Madrid volessimo togliergli la fascia. Capisco che bisogna vendere e che quando non c’è il calcio se si deve mentire si mente. Però se io non fossi tanto sicuro che gli vogliamo bene e che vogliamo che il capitano sia lui questa bugia poteva far male. Ogni volta che sarà titolare Iker sarà capitano.

Sulla rosa e sui possibili futuri acquisti, Mou ha le idee chiare, ed è convinto che si possa aprire un ciclo con i molti giovani acquisti effettuati.

Abbiamo voluto rinforzare la rosa in prospettiva futura. Coentrao ha 23 anni, Sahin è ancora più giovane, Varane è un bambino. Manca ancora un attaccante, ma avere la rosa quasi al completo all’inizio del ritiro è fantastico, ho a disposizione una squadra che può andare bene per i prossimi 10 anni

Ci sono belle parole anche per Zidane, ma senza risparmiare una frecciatina all’ ex Pallone d’Oro, all’esordio nel nuovo ruolo di direttore sportivo:

Sono molto contento che Zinedine lavori con noi. E’ stato un giocatore immenso, ha ancora molto da dare ma ha anche tanto da imparare. La sua intelligenza, la sua tranquillità e il fatto che sia una persona totalmente aperta e comunicativa fa si che sia uno in più, e super benvenuto, di questo gruppo che ha un gran voglia di lavorare congiuntamente.

La prima grande sfida sarà  la Supercoppa di Spagna il 14 agosto contro i rivali del Barcellona, ma il vero grande obiettivo della squadra e di Josè Mourinho rimane la Champions League, che manca ormai da dieci lunghi anni. Troppi per uno come lui.

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