Malouda spara a zero sugli inglesi

Il fulmine della Guyana ha dimostrato stavolta di essere veloce anche con la lingua oltre che con i piedi. Forse annoiato per l’assenza dai campi di gioco a causa di un infortunio ai legamenti del ginocchio, Florent Malouda ha deciso di attirare l’attenzione rilasciando un’intervista al veleno al Daily Mail, in cui attacca pesantemente qualunque cosa riguardi l’Inghilterra.

Il calcio inglese? Roba da deficienti“. Eppure era stato avvisato sullo stile di vita d’oltremanica, ma evidentemente non riesce proprio ad abituarsi. E così spara a zero. “Gli allenamenti sono terrificanti e durante le partite sembra che i giocatori abbiano il cervello spento. Puntano tutto sull’istinto, come se avessero scoperto il calcio per la prima volta”. Il primo attacco punta decisamente al cuore della società e della squadra, incapace a suo dire di avere un proprio gioco ed una tattica ben definita.

“E poi la preparazione dei tecnici è davvero scarsa, soprattutto per quanto riguarda il modo di mangiare. Al Chelsea non c’è uno che controlli la nostra dieta e si può mangiare e bere quello che si vuole, persino la Coca Cola. Per fortuna che sono arrivato qui a 27 anni e così non ho dovuto seguire lo stesso regime alimentare dei miei compagni…”. E potevi restare dov’eri, staranno suggerendo i tifosi dei blues.

Ma non si limita Malouda a critiche di carattere sportivo: “Ho smesso di guardare i DVD in inglese e mi hanno appena messo la linea del telefono! In Francia basta andare in un negozio e il giorno dopo hai tutto, qui, invece, le cose non sono affatto così semplici. Non parliamo poi del traffico: si va a passo di lumaca e spesso preferisco prendere la metropolitana, almeno faccio prima”. Quest’ultima uscita lo condannerà probabilmente ad essere fischiato ogni volta che metterà piede su un campo di calcio inglese, sia tra le mura amiche che in trasferta.

L’ultima chicca la riserva al calendario della Premier League dove manca il break invernale e si gioca anche durante le vacanze di Natale: “Mi avevano avvertito, ma lo trovo ugualmente terribile”. Nostalgia di casa per il povero Florent, costretto ad allenamenti estenuanti, a diete squilibrate ed alla convivenza con compagni di squadra con poco cervello.
A saperlo prima i londinesi avrebbero risparmiato i 13 milioni di sterline (18 milioni di euro), investendoli magari in un giocatore meno quotato, ma meglio disposto all’integrazione nella squadra e nella vita cittadina inglese.
Intanto nelle ultime settimane il Chelsea ha guadagnato due posizioni in classifica, nonostante (o forse grazie) l’assenza di Malouda.
Caro Florent, comincia a preparare la valigia: gli inglesi non ti vogliono più. Come diceva quel proverbio? Mai sputare nel piatto in cui mangi.

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