Carlos Dunga sponsorizza i suoi campioni

di Redazione Commenta

E’ alla guida di una delle squadre più forti del mondo, consapevole di non avere mai problemi di formazione, tanti sono i campioni su cui può contare. A lui il compito di trascinare il Brasile verso la qualificazione ai mondiali del 2010, ma c’è un altro obiettivo che non vuole assolutamente mancare: l’Olimpiade di Pechino.

Lui è Carlos Dunga, uno dei più forti centrocampisti brasiliani degli anni ’80, noto da queste parti per aver vestito la maglia della Fiorentina.

Ora sta vivendo la sua sfida personale sulla panchina della selezione verdeoro, per dimostrare che ancora oggi il Brasile può dire la sua in campo internazionale. In questi giorni si sta godendo gli ultimi sprazzi di vacanza, in attesa di buttarsi a capofitto nell’avventura estiva. Lo ha raggiunto la Gazzetta dello Sport, e l’intervista che ne è scaturita somiglia molto ad una sponsorizzazione dei suoi campioni.


Il primo della lista, considerato fino a qualche tempo fa anche la prima stella a livello mondiale, è Ronaldinho, fermo da mesi a causa di un infortunio ed ora pronto al rilancio. Riuscirà Dunga nell’impresa di rimettere in sesto il talento del Barcellona?

Ronaldinho ha solo qualche chilo in più. Lo brucerà velocemente e sarà una stella dell’Olimpiade.

Ha le idee chiare il ct della Seleçao, nonostante si sussurri che non gradisse la presenza di Dinho nella rosa in partenza per Pechino. Del resto, i giocatori a sua disposizione farebbero invidia a qualunque ct e come lui stesso ama ripetere

Non esiste calciatore che da solo vince un mondiale (o un’olimpiade, aggiungiamo noi). Tutti sono importanti, nessuno è indispensabile.

Intanto però si gode i suoi talenti, a partire dal piccolo Pato, già caricato di grosse responsabilità nella sua squadra di club:

Tutti vorrebbero la luna da Pato. Dimenticando la sua età. Dimenticando che ha ancora il diritto di sbagliare.

Lo difende a spada tratta, sperando che il talento del suo campioncino non venga bruciato da un campionato difficile come quello italiano. E a proposito di difese, il ct spende due parole anche per un altro brasiliano del Milan, che negli ultimi tempi ha vissuto dei momenti non proprio felici:

Vorrei lanciare un appello a favore di Dida. E’ un mio amico e, soprattutto, è ancora un campione. Certo, lo scorso anno ha deluso. I problemi fisici lo hanno condizionato. Ma se Dida sta bene è ancora il numero 1. Il Milan non lo dimentichi.

Forse quest’ultima sponsorizzazone poteva anche risparmiarsela, ma contento lui…

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