Arbitraggi 20^ giornata: quanti errori, arbitri quasi tutti insufficienti

di Redazione Commenta

Foto: AP/LaPresse

Un enorme passo indietro è stato fatto nella prima giornata di ritorno, la quale non si apre sotto i migliori auspici. Se il girone d’andata è stato abbastanza positivo per i fischietti italiani, non si può dire altrettanto per le gare di questo weekend, in cui ci sono stati almeno 4 errori molto gravi su 10 partite che hanno inficiato altrettanti risultati.

Cominciamo con il più clamoroso, quello che tutti hanno visto tranne l’arbitro, e cioè il fuorigioco di Adriano nell’azione che ha portato al gol-vittoria per la Roma. All’interno della stessa azione c’è un mani di Borriello, un fuorigioco difficile da rilevare dello stesso attaccante ed uno molto evidente dell’Imperatore. Ma il guardalinee lascia correre ugualmente e, nella stessa azione, arriverà poi il gol decisivo. Poco prima era stato bravo l’altro assistente a vedere il tocco di mano di Giaccherini che era andato in gol, non proprio facile da valutare a velocità normale.

Ma almeno due punti sono stati regalati anche alla Juventus, dato che il fallo da cui nasce la punizione con cui Del Piero va a segno è in realtà invertito, dato che il fallo Glik lo subisce, non lo commette; all’Udinese, con addirittura due gol irregolari assegnati, quelli di Di Natale e Sanchez; ed un punto è stato regalato al Chievo dato che il gol dell’1-1 è viziato da un fuorigioco in partenza di Thereau che fornirà l’assist a Pellissier.

Ma le altre partite non sono esenti da errori. Ad esempio Cagliari-Palermo sarebbe potuta andare diversamente se il guardalinee si fosse accorto che Matri, sul gol dell’ 1-0, era in fuorigioco, anche se alla fine non si può parlare di risultato falsato perché i sardi vinceranno per due gol di scarto; mentre qualche dubbio rimane anche sul primo gol dell’Inter in cui Stankovic appare appena al di là dell’ultimo difensore sul passaggio di Eto’o. Insomma, su 10 partite sembra che appena in 3 i direttori di gara non hanno commesso errori gravi, un po’ poco per una classe arbitrale che sembrava “guarita” dai tanti problemi che l’hanno attanagliata negli scorsi campionati.

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