Amauri il traditore: addio Italia, lui vuole il Brasile e la Premier League

Ne sono state dette di tutti i colori sul suo conto, ci si era messa anche la mamma di mezzo, ma Amauri ha solo una nazionale in testa, ed è quella verdeoro. E poco importa se nell’Italia avrebbe avuto il posto assicurato, mentre in quella verdeoro è costretto a prendere il numero come in salumeria. Lui vuole il Brasile e il Brasile avrà.

Dunga qualche giorno fa aveva dichiarato che avrebbe convocato Amauri se solo lui (e i suoi agenti) non avessero posto la condizione di un posto da titolare assicurato. Nemmeno Ronaldinho o Robinho lo avevano, perché dovrebbe averlo lui, e così lui che fa? Interrompe i rapporti con i suoi rappresentanti, un messaggio più che chiaro a Dunga.

Ieri la signora Janete Oliveira, mamma del calciatore, aveva dichiarato:

Il suo sogno è di giocare nella Seleçao, ma in verità penso che dovrebbe giocare per l’Italia, perchè gli ha dato tutto in questi anni.

Lo stesso pensiero lo hanno fatto Giancarlo Abete e migliaia di suoi fan, che vedevano in lui l’erede di Luca Toni. Ed invece oggi la risposta del calciatore, affidata al sito internet brasiliano Terra.br, che chiude ogni illazione:

se arrivasse la convocazione della Seleçao realizzerei un sogno. Da quando ho sentito le parole di Dunga su di me sono la persona più felice del mondo.

Ma non è ancora tutto qui. Infatti ci va giù ancora più pesante, dichiarando:

Il discorso del passaporto non ha nulla a che fare con la Nazionale italiana. Mi serve per non essere più extracomunitario, è importante perchè potrebbe aprirmi varie porte, ad esempio quelle del campionato inglese.

Quindi ciò significa non solo niente Italia, ma in futuro anche niente Juventus. Amauri l’italiano si trasforma in Amauri il traditore, e forse ora saranno in molti a sperare che la naturalizzazione non arrivi mai.