Champions League: Inter – Lille 2-1

di Redazione 1


Champions League, gruppo B
Stadio Giuseppe Meazza di Milano

Inter – Lille 2-1

Reti: 18′ pt Samuel (I); 20′ st Milito (I); 37′ st De Melo (L)

Vicina alla B in campionato e agli ottavi di finale di Champions League. Lo strano destino dell‘Inter che in Europa riesce a raccogliere quei risultati che non trova in Italia. Una vittoria questa sera con il Lille permetterebbe di ipotecare il passaggio del turno. C’è Milito con Zarate in avanti, coppia d’attacco supportata da Sneijder. I francesi mettono paura con il talento Hazard.

Primo tempo non molto divertente, merito del vantaggio dell’Inter raccolto al 18′ con Samuel, bravo a svettare di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Poi, i nerazzurri si limitano a controllare la timida reazione del Lille, incapace di creare veri e propri pericoli alla difesa degli uomini di Ranieri. Non sono tante le occasioni da registrare, specie dopo l’1-0 di Samuel.

La ripresa viaggia nel segno di Milito, nel bene e nel male. Con il Lille tutto in avanti a cercare il gol del pareggio, l’Inter ha infatti enormi spazi per il contropiede. Vantaggio che però l’argentino non riesce a sfruttare in due occasioni limpidi. La prima la più clamorosa, quando solo davanti la porta, la spedisce incredibilmente sopra la traversa. La seconda è altrettanto importante, con un tre contro uno mal gestito dal “principe” il quale invece di servire i compagni liberi, preferisce sparare addosso al portiere avversario. La “maledizione” si spezza al 20′: grande incursione sulla fascia di Zanetti che serve Milito, il quale solo in area a porta libera non può davvero sbagliare. 2-0 e partita che sembra in cassaforte. I francesi provano il forcing ma sono imprecisi. Ci pensa però la retroguardia neroazzurra a “dargli una mano”. Clamoroso svarione della difesa partito da Lucio, palla per De Melo che da solo davanti a Julio Cesar non sbaglia. Il forcing francese però è inutile.

Importante successo per l’Inter che adesso è vicinissimo agli ottavi di finale. C’è da portare lo stesso spirito dimostrato in Europa anche in Italia, dove le cose son ben diverse.

Photo credits | Getty Images

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