Carletto Mazzone: mai detto che vado in pensione!

di Redazione 1

E’ uno di quelli che quando non c’è, ne senti la mancanza, anche se non fai il tifo per la sua squadra, anche se sei lontanto anni luce da quel suo modo di concepire il calcio e la vita stessa.

Romano de Roma, non ha mai nascosto le sue simpatie, anzi, la sua fede per i colori giallorossi, a costo di attirarsi le antipatie di molti. Ma Carlo Mazzone è così, senza peli sulla lingua, uno di cui solitamente si dice “o si ama o si odia”. Ammirato dai più, almeno da quelli che amano la verità e la trasparenza, perché, se c’è un pregio che gli si deve riconoscere, è proprio quello di non mandarle a dire, di mettere il prossimo di fronte alla verità, qualunque essa sia.

Un uomo schietto, di cui il calcio sente la mancanza da quando non lo si vede più agitarsi la domenica su una panchina, urlare contro gli arbitri, che spesso lo mandavano negli spogliatoi prima del previsto, o prendersela con la curva avversaria che lo insultava a gran voce dal primo all’ultimo minuto.


Ricordate Atalanta-Brescia della stagione 2002-2003, quando allenava le rondinelle? Cori impietosi all’indirizzo di Mazzone, la cui unica colpa era quella di essere romano. Una rabbia covata silenziosamente per tutta la durata dell’incontro, finché Roberto Baggio non mise a segno la rete del definitivo 3-3 e poi la corsa liberatoria verso la curva nerazzurra, a urlare di rabbia, con l’aria di chi vorrebbe spaccare il mondo. Nessuna ipocrisia: Carletto è così, lo è sempre stato, prendere o lasciare!

Da un po’ non ne sentivamo parlare, sembrava che avesse definitivamente abbandonato l’idea di tornare ad allenare e l’altro giorno una radio ne aveva dato la conferma ufficiale. Mazzone dice basta al calcio. Mazzone vuole vivere da pensionato. Mazzone pensa solo alla famiglia. Ma de che? Direbbe lui!

Smetto? Io mi spiego male o qualcuno di voi capisce male. Non ho deciso ancora niente, appena sarà lo saprete tutti.

L’unico fatto certo è che non allenerà il Frosinone, come qualcuno aveva ipotizzato, perché ritiene di aver già fatto abbastanza gavetta nella sua carriera e non se la sente di ricominciare a 71 anni dalla serie B.

Ma non ha detto no al calcio in modo definitivo e per il momento nemmeno ci pensa. E meno male Sor Carle’, ti stavamo già rimpiangendo!

Commenti (1)

  1. La tenacia di mazzone è la sua forza …bella persona…il suo amore per mil calcio gli fa onore…

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