Quanti danni hanno causato le nazionali!

di Redazione 1

I presidenti di mezza serie A staranno maledicendo la settimana delle nazionali. Chi più chi meno tornerà con il morale sollevato dalle buone prestazioni o dalle vittorie della propria nazionale, molti torneranno stanchi e stressati dai lunghi viaggi, ma qualcuno tornerà pure con le stampelle.

Tra partite ed allenamenti le nazionali di tutto il mondo stanno restituendo gli uomini alla serie A tutti incerottati. L’ultimo in ordine di tempo è Maicon. Tira e tira, la corda prima o poi si spezza, verrebbe da dire. E così se nell’Inter ha giocato praticamente sempre (40 partite su 42 ufficiali quest’anno) e nella nazionale non ha mai saltato un turno, ecco che alla fine un infortunio muscolare doveva capitare. Stiramento di secondo grado per il terzino uscito in barella a metà primo tempo nella sfida contro l’Ecuador, che significa almeno un mese di stop e niente big match contro la Juventus.

Ma non sono solo le nazionali estere a dare problemi. Le mani tra i capelli se le metteranno anche i tifosi dell’Udinese, sapendo che la stagione di Totò Di Natale è terminata. Lesione parziale del legamento crociato anteriore e distrazione di primo grado del legamento collaterale interno del ginocchio sinistro. Insomma un disastro, che significa molti mesi di stop, in questi casi non si torna a giocare prima dei 6 mesi, mettendo in pericolo anche l’inizio della prossima stagione. Ma da casa azzurri esce un altro calciatore tutto fasciato, ed è Giorgio Chiellini. Il difensore della Juventus, recentemente operato al naso, ha subìto un’altra botta proprio lì, nonostante la maschera che lo proteggeva. Il difensore, quasi fosse uscito da un incontro di boxe che di calcio, ha presentato anche un’abrasione all’occhio, che significa che probabilmente salterà la prossima gara contro l’Eire, ma almeno per lui la sfida che vale una stagione, Juventus-Inter, per ora non è in discussione.

Si disperano anche i tifosi del Genoa. Il loro campione, El Principe Milito, dovrà stare fuori per un mese. Gli accertamenti per un dolore riscontrato dall’argentino dopo la gara contro la Bolivia parlano di una lesione al bicipite femorale della coscia destra, che pare farà saltare alla punta la metà delle gare che mancano da qui alla fine del campionato. Tutto negativo quindi? Pare proprio di no. Sembra che tra tanti calciatori sani che si infortuniano, ci sia uno che stava male, ma che grazie alla nazionale tornerà in campo. Si tratta di Kakà, che è stato convocato da Dunga nonostante non giocasse da un mese in Italia e che, sottoposto alle terapie dei sanitari brasiliani, sembra improvvisamente guarito.

Sto meglio e adesso non sento dolore. Sono migliorato molto di più in una settimana trascorsa qui che in cinque in Italia. In futuro agirò in maniera differente.

Parole sibilline e pericolose quelle pronunciate dallo stesso Kakà, che impauriscono non poco i tifosi milanisti. Intanto però lui per la prossima gara dei verdeoro sarà già a disposizione, anche se soltanto per 20-30 minuti. Non c’è comunque da stare allegri. Manca ancora una partita alla fine della settimana delle nazionali, e l’invito per i tifosi quindi è a toccare ferro durante i 90 minuti.

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