Ormai manca poco e a breve partiranno i primi deferimenti, probabilmente già entro la fine di aprile, mentre per conoscere le pene vere e proprie che ogni calciatore (ed eventualmente il suo club) dovrà scontare, bisognerà attendere la fine dell’Europeo. Proprio come con Calciopoli si attese la fine del Mondiale, dopo l’Europeo sapremo chi e quanto pagherà.
Una radiazione dal mondo del calcio non pare aver scalfito le convinzioni di Luciano Moggi che, dopo aver accolto la sentenza della giustizia sportiva (identico destino anche per Antonio Giraudo, dirigente e collega di Moggi alla Juventus, e Innocenzo Mazzini, ex Presidente della Figc) non ha esitato a replicare per dichiararsi pronto alla guerra. L’ex direttore generale dei bianconeri, intervenuto nella tarda serata di ieri al talk calcistico in onda su 7Gold – “Diretta Stadio” – ha mostrato unghie e denti e, attraverso uno sfogo che ne ha anticipato le intenzioni, ha fatto capire di non avere affatto gradito le decisioni annunciate. Parole perentorie:
“La sentenza ha disatteso completamente quello che ha detto l’Alta Corte del Coni. C’è qualcuno che pagherà e lo sanno benissimo. Vogliono la guerra? La guerra gliela facciamo. Vedremo questo gioco a cosa porta. Voglio uscire dal calcio quando lo dico io, non quando lo dicono gli altri ingiustamente”.
Tradotte, le frasi di Moggi lasciano presagire il ricorso a tutti i gradi di appello garantiti dalla giustizia e danno una interpretazione soggettiva – punti di vista – di quanto accaduto:
Negli ultimi mesi Luciano Moggi ha cercato di dimostrare – trascrizioni delle intercettazioni telefoniche alla mano – che nella vicenda Calciopoli non era implicata solo la Juventus e che lui era stato solo il capro espiatorio di un sistema bacato.
Ma il darsi tanto da fare evidentemente non è servito, se è vero che oggi è arrivata la decisione della Corte della Commissione Disciplinare della Federcalcio, che si è abbattuta come un macigno sulla testa dell’ex dirigente bianconero: radiazione, impossibilità di ricoprire qualunque ruolo all’interno della Figc. La stessa sorte è toccata ad Antonio Giraudo, altro ex dirigente della Juventus, e ad Innocenzo Mazzini, ex Presidente della Figc.
Luciano Moggi voleva godersi la sua personle rivincita dopo i fatti di Calciopoli di qualche anno fa. E forse se la godrà pure, vedendo sul banco degli imputati i dirigenti
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