Serie A 23a giornata: Milan – Lazio 0-0

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Foto: AP/LaPresse

Anticipo della ventitreesima giornata di serie A.
Stadio Giuseppe Meazza di San Siro, Milano:
Milan-Lazio 0-0

Tutta Napoli a tifare Lazio e rivivere, seppure a dita incrociate, le epiche sfide contro il Milan che hanno segnato un’epoca calcistica: quella della fine degli anni Ottanta. San Siro, invece, presentava uno stadio Meazza discretamente affollato per l’entusiasmo del pubblico locale di poter conservare il primato in classifica con i sette punti di distacco dai secondi. La vittoria, infatti, avrebbe consentito al Milan di compiere un ulteriore passo in direzione dello scudetto e, come segnalato da mister Allegri nel corso della conferenza della vigilia, avvicinare la fatidica quota degli ottanta punti (che a noi pare difettare in eccesso: ne serviranno meno). Compito, in ogni caso, tutt’altro che semplice anche perchè la Lazio, attualmente terza forza del campionato, è giunta a Milano con la voglia di impressionare e invertire il trend non positivo – in termini di gioco quantomeno – delle ultime prestazioni.

I padroni di casa erano costretti alla rinuncia di Van Bommel per squalifica e Ambrosini per infortunio: Allegri decide di rilanciare Pato al fianco di Ibrahimovic con l’inamovibile Robinho a sostegno. Tra i nuovi acquisti, subito spazio a Emanuelson con Thiago Silva sulla linea dei centrocampisti. Tra i laziali, Reja non poteva disporre di Zarate – anch’egli out per squalifica – e Floccari mentre non poteva che essere gradito il rientro di Dias in difesa. Anche l’allenatore biancoceleste ha investito fin dal 1′ su un neo acquisto: Sculli al cui fianco non poteva che essere confermato l’eroe di sabato scorso. Quel Kozak che portava in dote una doppietta alla Fiorentina.

Fatte le dovute premesse, chi comincia in pompa magna sono gli ospiti che al 4′ vanno al tiro con Ledesma ma la palla è bloccata a terra da Abbiati. Al piccolo trotto, cresce anche il Milan che – tuttavia – pare più imballato rispetto al solito. Il Papero è evanescente, Ibrahimovic è “reparto da solo” come sempre ma fatica a creare varchi per l’ottima tutela della retroguardia ospite. Poche conclusioni: al 9′ ci prova Emanuelson ma il pallone si infrange contro la difesa biancoceleste; al 13′ e al 21′ è la volta di Flamini che spedisce a lato di poco in entrambe le circostanze; al 35′ l’ex Brocchi imbecca Kozak ma il colpo di testa della punta è debole. Si va all’intervallo con una Lazio ottimamente organizzata e capace di non concedere campo ai rivali.

Nella ripresa, esordio in rossonero di legrottaglie per infortunio a Bonera, per il resto sono gli stessi elementi che hanno chiuso la prima frazione. E’ lo spavento più grande arriva dopo 6′: brividi in area laziale per un clamoroso doppio palo del Milan. Pato in contropiede serve Ibrahimovic che, da 2o metri, colpisce due volte il montante prima che il pallone finisca tra le braccia a Muslera. All’8′ ancora Ibra alla conclusione. illusione del gol. La staffetta Pato-Cassano arriva al 18′: sei minuti dopo Biava salva sulla linea su conclusione di Robinho a coronare una bella impostazione corale. L’assalto locale nel finale di gara (con Legrottaglie costretto al cambio in seguito a una ginocchiata non sanzionata di Kozak) non frutta reti. Grande carattere da parte degli ospiti, Milan sottotono.

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