Serie A 21^ giornata: grande Inter e piccola Juve. Il Milan impatta, la Roma soffre. Lazio, è crisi nera

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Atalanta-Bologna 0-1
Cagliari-Siena 1-0
Catania-Inter 0-2
Chievo-Lecce 1-1
Fiorentina-Napoli 2-1
Milan-Genoa 1-1
Roma-Palermo 2-1
Sampdoria-Lazio 3-1
Torino-Reggina 0-0
Udinese-Juventus 2-1


Atalanta-Bologna: le due squadre puntano a non farsi troppo male e nella prima frazione di gioco prestano maggiore attenzione alla fase difernsiva. Da segnalare solo due occasioni che  Valiani e Doni non riescono a finalizzare. Stesso ritmo nella ripresa anche se il Bologna trova il gol partita sfruttando una indecisione di Coppola sulla punizione di Volpi (35′). Timida la reazione dell’Atalanta che non è stata quella brillante cui il gruppo di Delneri ci ha abituato.

Cagliari-Siena: nonostante la fluida manovra senese, sono gli uomini di Allegri a trovare il vantaggio grazie ad Acquafresca che sfrutta nel migliore dei modi la bella incursione di un Jeda ancora una volta determinante. Nel secondo tempo il Siena prova a rimontare ma pecca di imprecisione negli ultimi metri, a denti stretti i sardi conquistano i tre punti e si portano verso una posizione di assoluta tranquillità.

Catania-Inter: ai nerazzurri bastano 5′ per trovare il vantaggio. Bravo Cruz a liberare in area uno smarcatissimo Stankovic a cui spetta il compito più facile: spingere la palla in rete con un colpo di testa da distanza ravvicinata. Il Catania può sfruttare l’uomo in più per il rosso a Muntari al 31′ ma il contropiede nerazzurro è micidiale: bravo Ibra al 26′ della ripresa a scattare sul filo del fuorigioco e superare in scioltezza Bizzarri. L’armata di Mourinho è tornata.

Chievo-Lecce: gara frizzante anche se le occasioni da rete latitano. Portieri inoperosi per tutti i primi 45′. Nella ripresa Chievo in dieci dal 4′: espulso Mandelli per somma di ammonizioni. Gli ospiti ne approfittano subito: da applausi la conclusione di Vives che indovina il sette e non dà scampo a Sorrentino (11′). Fuori per doppio giallo anche Fabiano (35′), il Chievo coglie in parità numerica un pari meritato grazie alla rete di Mantovani al 43′. Poi, reciproca attesa del fischio finale

Fiorentina-Napoli: i partenopei si trovano presto senza il portiere titolare per infortunio. A Giannello subentra Pepe che fa in tempo a sventare una conclusione pericolosa del solito Gilardino. Nella ripresa i ritmi si alzano: il vantaggio viola porta la firma di Santana, bravo a concludere in rete da buona posizione. Immediato il pari di Vitale che sfrutta una clamorosa incertezza di Frey. Nella ripresa, dopo una pressione costante, la Fiorentina passa: azione personale di Montolivo che infila Sepe con una conclusione di destro.

Milan-Genoa: i sette ammoniti del primo tempo danno il segno di una gara agonisticamente intensa. Il Milan colpisce due traverse con Pirlo e va in gol con Beckham che azzecca una punizione millimetrica sotto gli occhi di Fabio Capello. Nella seconda frazione la manovra rossonera è confusa, più tonico il Genoa che non molla un pallone e trova il giusto premio: allo scadere (42′) Milito aggancia di destro e supera Abbiati.

Roma-Palermo: I rosanero se la giocano fin dalle prime battute provando a colpire in velocità ma devono soccombere al bolide di Totti dal limite (23′). Cavani riporta il punteggio in parità con un diagonale che non lascia scampo a Doni ma è Brighi a firmare la seconda rete locale con un colpo di testa (47′). La ripresa non offre particolari emozioni anche se a spingere maggiormente sono i rosanero, incapaci di finalizzare.

Sampdoria-Lazio:
nella prima fase c’è parecchio equilibrio e la rete di Rocchi (29′) vanifica il momentaneo vantaggio doriano di Delvecchio (13′). Nella ripresa la Lazio evidenzia tutti i limiti di questo periodo e i blucerchiati non sprecano l’occasione: in 3′ Cassano e Stankevicius arrotondano il risultato. Muslera ipnotizza Bellucci dagli 11 metri (19′). Finale nervoso con sei ammoniti in 5′.

Torino-Reggina: scontro diretto tra due squadre in piena lotta retrocessione. La paura di perdere paralizza i ventidue in campo i quali, nella prima frazione di gioco, non creano nulla che meriti di essere ricordato. Maggiore la pressione granata nella ripresa anche se il gruppo di Novellino vede svanire ogni speranza di vittoria quando la conclusione di Dzemail si infrange contro il palo. Due ammoniti per parte.

Udinese-Juventus: senza capitan Del Piero è una Juve priva della necessaria cattiveria. Complice la grande mezz’ora iniziale dell’Udinese, che riesce a portarsi in vantaggio con una girata di Quagliarella (20′), gli uomini di Ranieri non riescono a portare pericoli dalle parti di Handanovic. Nella ripresa la solfa non cambia e Di Natale, con uno splendido destro a rientrare, piazza il secondo gol friulano (29′). L’ex Iaquinta accorcia dal dischetto (32′). Finale di ordinaria amministrazione per i padroni di casa.

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