Con la fine del campionato che si avvicina è tempo di bilanci. E quello delle squadre italiane è nel complesso positivo. Dal punto di vista del fair play finanziario si sono date tutte da fare, nel tentativo di rientrare dai debiti, e quasi tutte ce l’hanno fatta. In Serie A non ci sono club che rischiano grosso come PSG o Manchester City, o come il Malaga che la prima sanzione, ovvero l’esclusione dalla Champions League, se l’è già beccata. Ma non è tutto tranquillo.
Secondo Paolo Ciabattini, autore del libro “Vincere con il Fair Play Finanziario”, intervistato dal Tgcom, la situazione migliore in Italia ce l’ha il Milan perché, oltre ad avere un bilancio solido, ha anche costruito una squadra basata sui giovani che, si sa, sono meno costosi e rendono meglio. Bene anche il Napoli che ha il bilancio migliore di tutti (in positivo di oltre venti milioni di euro), ma ha problemi strutturali con il San Paolo che gli sono già costati un richiamo da parte dell’Uefa).
Ok anche la Juventus che viene da diversi anni di perdite ma che, grazie allo stadio di proprietà, potrebbe chiudere il bilancio di quest’anno in pareggio o addirittura in positivo. Così così altre squadre che puntano all’Europa come Fiorentina e Lazio che, oltre ai noti problemi strutturali che hanno i club italiani, rischiano una lieve perdita nel bilancio che potrebbe essere appianata nel primo caso dalla cessione di Jovetic e nel secondo con il raggiungimento della Champions League.
CHI RISCHIA – Le situazioni peggiori invece le hanno la Roma e l’Inter. I giallorossi si calcola che a fine anno dovrebbero avere una perdita intorno ai 60 milioni di euro. La società vuole aumentare il capitale, ma dopo l’ultima vicenda che ha riguardato lo sceicco che si è volatilizzato nel nulla, sembra non essere in grado di appianare completamente il rosso di bilancio. La società però non rischia pesanti sanzioni da parte dell’Uefa, ma al massimo un richiamo o una multa.
Una situazione simile, ma più pesante, capiterà all’Inter. I nerazzurri arrivano da anni di perdite mastodontiche, anche superiori ai duecento milioni di euro, e la Uefa mostra di apprezzare lo sforzo di Moratti che tenta in tutti i modi di ridurre il passivo. Ma anche quest’anno, specialmente se non dovesse arrivare il terzo posto, si potrebbe chiudere con un rosso di una novantina di milioni di euro. Teoricamente con i conti in questo modo potrebbe esserci persino l’esclusione dalle competizioni Uefa, ma secondo Ciabattini l’Inter non rischia una penalità simile, ma molto più probabilmente una multa e qualche altro tipo di limitazione.
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