Serie A 2011/2012: conosciamo il Palermo

di Redazione Commenta

Il mercato del Palermo si è sicuramente caratterizzato dal tanto parlare che si è fatto intorno all’affare-Pastore. Purtroppo per i tifosi però, i tanti milioni incassati dal Psg non sono stati investiti, tanto che in entrata l’unico acquisto di peso che si è registrato è stato quello di Matias Silvestre.

Insieme all’ex catanese sono arrivati Mantovani e le solite scommesse di Zamparini come Lores, Cetto e Zahavi. Di contro sono partiti in molti, da Lanzafame a Sirigu, da Goian a Kasami, da Guana a Carrozzieri, fino a Glik. Insomma, gli incassi sono stati tanti e gli investimenti pochi, e così si spiega l’ennesima contestazione dei tifosi che ha fatto infuriare il presidente rosanero.

Non crediamo che il mercato del Palermo sia chiuso qui, anche se all’inizio del campionato mancano pochi giorni, ma di certo non si può nemmeno sperare in un colpo mirabolante dell’ultimo minuto. Ci saranno altri acquisti, ma difficilmente si tratterà di nomi importanti. Pioli dovrà accontentarsi di quello che ha, e così dopo l’esclusione dall’Europa League avvenuta per mano del Thun, dovrà tentare di guadagnare una qualificazione internazionale con la rosa a disposizione che comunque è sempre di un buon livello.

Secondo le ultime apparizioni, il Palermo potrebbe giocare con il 3-4-2-1 che in fase difensiva diventa un 5-4-1 con Benussi in porta, i tre centrali difensivi Silvestre, Bovo e Mantovani; Cassani e Balzaretti esterni, con Bacinovic e Nocerino centrali, Ilicic e Zahavi dietro l’unica punta Hernandez.

Le alternative nel Palermo non mancano, specie in attacco in cui Pinilla e Miccoli sono rincalzi di lusso, ma gli scarsi cambiamenti rispetto alla scorsa stagione, con l’indebolimento evidente dovuto alla cessione di Pastore, fanno si che nemmeno gli stessi tifosi del Palermo credono ad una grande stagione. A meno che Zahavi non si riveli un fenomeno e gli altri acquisti sconosciuti non siano dei campioni in erba, difficilmente il Palermo riuscirà a guadagnare la qualificazione europea, specialmente quest’anno che l’Italia ha un posto in meno a disposizione. La rosa non sembra all’altezza non solo delle big Milan e Inter, ma nemmeno di Napoli, Roma, Lazio e Juventus, e persino qualche altro club potrebbe fare meglio. Anche Pioli non è uno abituato alle zone alte, e conoscendo Zamparini crediamo difficile che riesca a concludere il campionato.

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