Juventus: gli obiettivi del mercato di agosto

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Messo in cantiere un ricco mercato di luglio (Vucinic, Pazienza, Pirlo, Vidal e Lichtsteiner), la rivoluzione targata Antonio Conte non è ancora terminata, e per formare una squadra che possa puntare almeno alla zona Champions, ha bisogno ancora di due acquisti.

Tralasciando per ora il capitolo cessioni che è ancora molto confuso, i due obiettivi inseguiti da Marotta sono noti: un centrale difensivo ed un esterno sinistro. Bocciato definitivamente Bastos. Anche se è un terzino che spinge molto (in stile Maicon, per intenderci) rimane sempre un difensore, mentre per il gioco di Conte l’esterno sinistro è più un attaccante che un centrocampista. Per questo i nomi che si fanno oggi sono Vargas e, sempre più probabile, Nani.

Bologna: preso Diamanti, si punta su Sorensen

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Non poteva di certo andare a giocare in Serie B Alessandro Diamanti, ed infatti oggi arriva l’ufficialità del suo passaggio al Bologna. I felsinei pagheranno appena 1,5 milioni al Brescia per il fantasista ventottenne dotato del sinistro più spettacolare del campionato italiano, la cui valutazione rimane bassa solo perché non è stato fortunato con la scelta dei club in cui militare in passato.

Con il suo arrivo, insieme a quello di Acquafresca, l’attacco del Bologna comincia a farsi temibile, visto che può annoverare anche un certo Marco Di Vaio, ma il troppo affollamento potrebbe spingere fuori rosa Gaston Ramirez, uno dei pezzi pregiati degli emiliani, su cui c’è il forte interessamento dell’Udinese.

Amichevoli: buona Inter contro il Celtic, ma infortunio serio per Nagatomo

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Può essere soddisfatto a metà Gasperini dopo il match di ieri sera contro il Celtic. Complice anche la troppa veemenza degli avversari, un po’ esagerata per un’amichevole (anche se in palio c’era la Dublin Cup), non tutto è andato per il verso giusto, in particolar modo dal punto di vista caratteriale, ma alla fine, almeno negli schemi offensivi, l’Inter è parsa già piuttosto in forma.

Ciò che c’è da rivedere sono gli schemi difensivi, visto che se non fosse stato per un super-Castellazzi, ieri l’Inter avrebbe rischiato persino la sconfitta. Ma andiamo con ordine. Parte subito bene l’Inter che dopo appena 6 minuti è già in vantaggio. L’assist è di Stankovic, la conclusione di Castaignos, bella, potente e precisa, ed è 1-0.

Sorteggio qualificazioni Mondiali 2014: FOTO dal Brasile

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Scatti provenienti dal Brasile. Le fotografie immortalano l’evento della serata: il sorteggio dei gironi di qualificazione per l’accesso alla fase finale del campionato del Mondo del 2014. A Rio de Janeiro, in un contesto incantevole e con tanto di cornice scenografica fatta di luci e colori fatiscenti, l’Italia ha conosciuto il suo destino: inserita nel girone B, se la vedrà con Danimarca, Repubblica Ceca, Malta, Armenia e Bulgaria. Le fasi eliminatorie inizieranno il prossimo 7 settembre.

Le curiosità dell’evento: in primo luogo, la dichiarazione dell’ex ct verdeoro, Mario Zagallo, che dal palco ha affermato perentorio: “Vincerà sicuramente il Brasile”. Chi ha avuto modo di osservarlo nel corso della Coppa America, avrà quantomeno sorriso. Ancora, il girone delle altre big: alla Francia è toccata la Spagna (e viceversa, non è un bene neppure per gli iberici). All’insegna dell’equilibrio il gruppo E (con Norvegia, Slovenia, Svizzera, Albania, Cipro e Islanda) e il girone G (Grecia, Slovacchia, Bosnia, Lituania, Lettonia e Liechtenstein).

Italia, qualificazioni Mondiali 2014: Abete e Prandelli soddisfatti

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Poche certezze dopo il sorteggio dei gironi di qualificazione in vista della fase finale dei Mondiali 2014 in svolgimento in Brasile. La prima, lo ribadisce il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, appena dopo l’estrazione dei gruppi (Italia nel girone B con Danimarca e Repubblica Ceca), è che quello degli Azzurri è

“un girone normale”.

Dove per normale, con ogni evidenza, si intende abbordabile, alla portata. A caldo, sembra difficile pronunciarsi diversamente: non solo perchè, come ribadisce Abete

“non abbiamo incrociato la Russia e la Francia, che erano le squadre che fondamentalmente si volevano evitare, perchè ritenute le più impegnative nella seconda fascia”,

Mondiali 2014, Italia nel gruppo B: il girone di qualificazione

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Il girone di qualificazione dell’Italia per l’accesso alla fase finale dei Mondiali 2014 in programma in Brasile

GRUPPO B: Italia, Danimarca, Repubblica Ceca, Bulgaria, Armenia, Malta

Vederlo così, Cesare Prandelli, in quella sua espressione concentrata, fa sempre ben sperare. Circondato dai palloni, il Ct (in una foto di archivio) sa già che neppure un appello andrà disatteso. La voglia di riscattare un Mondiale – quello sudafricano – cominciato male e finito peggio è enorme e, passando per il tecnico azzurro, arriva a coinvolgere ciascuno di noi. Nel corso della definizione delle sfide di qualificazione che spetteranno all’Italia, l’urna è stata apparentemente benevola. Già dirlo porta male, vero, ma non si può non fare finta che lo spauracchio che temevamo (ovvero, pescare la Francia) è stato a conti fatti scongiurato e – purtroppo per i Galletti – riscattare l’altrettanto pessima figura transalpina del 2010 vorrà dire dover affrontare niente meno che i campioni della Spagna.  In Brasile, intanto, Prandelli non c’era: in delegazione per il tricolore c’erano i vertici federali.

Qualificazione Mondiali 2014, i nove gironi

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Sorteggio dei gironi eurpei di qualificazione per la fase finale dei Mondiali di calcio del 2014, Brasile.

GIRONE A: Galles, Macedonia, Scozia, Belgio, Croazia, Serbia
GIRONE B: Repubblica Ceca, Danimarca, Bulgaria, Armenia, Malta, ITALIA
GIRONE C: Irlanda, Austria, Far Oer, Kazakisthan, Germania, Svezia
GIRONE D: Ungheria, Romania, Estonia, Andorra, Olanda, Turchia
GIRONE E: Svizzera, Albania, Cipro, Islanda, Norvegia, Slovenia
GIRONE F: Israele, Irlanda del Nord, Arzebaijan, Lussemburgo, Portogallo, Russia
GIRONE G: Bosnia, Lituania, Lettonia, Liechtenstain, Grecia, Slovacchia
GIRONE H: Montenegro, Ucraina, Polonia, Moldavia, San Marino, Inghilterra
GIRONE I: Francia, Bielorussia, Georgia, Finlandia, Spagna

La cornice è quella tutta carioca di Rio de Janeiro, emblema per antonomasia di un Brasile festante e ansioso di prestare la propria terra allo svolgimento dell’edizione 2014 dei Mondiali di calcio. Rappresentanze con i colori nazionali sono giunte da ogni dove perché l’evento è tale da richiamare l’attenzione degli Stati di ogni continente: il sorteggio dei gironi di qualificazione in vista della fase finale, in programma tra tre anni, consente di ritrovare – in un’estate contrassegnata dall’assenza di manifestazioni di grande entità – l’entusiasmo che gli amanti del pallone possono in questo periodo riversare solo sul calciomercato e sulle amichevoli di preparazione.

Gli obiettivi di calciomercato: Nilmar

Nilmar Honorato da Silva è un attaccante brasiliano ventisettenne più conosciuto solo con il primo dei suoi nomi. E’ alto un metro e 80 cm e pesa 73 chili, è dotato di grandi mezzi tecnici, e può giocare da prima e da seconda punta.

Ha esordito nel calcio maggiore con l’Internacional di Porto Alegre per poi passare all’Olympique Lione, al Corinthians e nuovamente all’Internacional. Il 25 luglio 2009 viene acquistato per 11 milioni di euro dal Villarreal – i dirigenti del club spagnolo mentre lo acquistavano avranno ripensato spesso al gol da antologia in cui scartava mezza squadra.

Mondiale Under 20, ecco la prima giornata

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E’ partito la scorsa notte il Mondiale di Colombia Under 20 con la sfida Inghilterra- Corea Del Nord e nella prima partita c’è stata subito una sorpresa, visto che gli Inglesini non sono riusciti ad andare oltre lo 0-0 contro una rinunciataria Corea Del Nord, per colpa delle molte occasioni sprecate. Sicuramente non il modo migliore per inaugurare la competizione, che però è diventata emozionante nel corso della notte, quando sono scese in campo anche le due formazioni più attese e più fulgide di talenti, l’Argentina e il Brasile.

Nella formazione argentina, impegnata contro il Messico ha brillato la stella di Eric Lamela, talentino acquistato dalla Roma di Walter Sabatini che si dimostra ancora una volta grande scopritore di giovani sudamericani. La partita sembrava bloccata sullo 0-0 con un canovaccio sempre uguale: l’Argentina padrona del pallino del gioco e con molto possesso palla e il Messico pronto a ripartire e pungere in contropiede, ma senza finalizzare. Al settantesimo però arriva la magia di Lamela, che con uno splendido sinistro da fuori area sigla l’1-0 che vale i tre punti per la sua nazionale.

Partite storiche: Inter – Benfica, finale Coppa Campioni 1965

La seconda Coppa dei Campioni vinta dall’Inter consecutivamente arriva il 27 aprile del 1965 allo stadio Meazza di Milano. E’ la decima finale e la prima che si gioca in Italia.

L’Inter ci è arrivata superando i Glasgow Rangers nei quarti di finale e il Liverpool in semifinale. Contro gli inglesi i nerazzurri hanno realizzato una vera e propria impresa nella semifinale di ritorno, perché hanno dovuto raddrizzare il tre a uno dell’andata.

Più agevole il cammino del Benfica, che si è sbarazzato del Real Madrid nei quarti di finale vincendo in casa per cinque a uno, e nelle semifinali della squadra ungherese del Vasas Eto Györ, vincendo uno a zero fuori casa e quattro a zero in casa.

Davanti a 89.000 spettatori si affrontano l’Inter di Helenio Herrera e di Angelo Moratti e il Benfica del leggendario Eusebio – è alla sua quarta finale delle ultimi cinque edizioni della Coppa dei Campioni.

Dopo aver vinto le prime due finali, il Benfica perderà per la seconda volta una finale contro una squadra italiana – due anni dopo aver affrontato il Milan. La squadra portoghese è anche sfortunata, visto che si trova costretta a schierare per gran parte del secondo tempo il difensore Germano in porta al posto
del portiere Costa Pereira.

Milan: c’è la fila davanti (e dietro) a Cassano

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Quale sarà il destino di Antonio Cassano? La domanda è di quelle complicate perché la risposta davvero non lo sa nemmeno il diretto interessato. La più probabile è che non sarà con i colori rossoneri. Davanti a lui c’è la fila. Messo in soffitta il tridente che difficilmente verrà ripescato da Allegri, i titolari in attacco sono Ibrahimovic e Pato, con Robinho pronto a sostituire uno dei due in caso di infortuni, squalifiche o turnover.

Cassano, che era stato preso come quarto attaccante, ora invece viene sorpassato da Paloschi, El Shaarawy, Inzaghi e persino da Boateng che ha dimostrato di coprire bene il ruolo di mezz’ala appartenente al talento barese. Sia Galliani che Allegri sono stati chiari: deve perdere peso. Ma finora nella sua carriera, lo abbiamo visto “gordo” quando non aveva voglia di giocare (vedi Real Madrid), ed in forma solo quando era motivato. Ed al Milan la prospettiva di giocare solo in Coppa Italia non sembra motivarlo più di tanto.