Speravamo di cominciare con un “buona la prima” e invece dobbiamo accontentarci di tanta buona volontà e di poco altro. Il ciclo di Prandelli sulla panchina azzurra si apre così come si era concluso quello di Lippi, vale a dire con una sconfitta, sebbene le sensazioni al fischio finale non siano neanche lontanamente paragonabili.
Certo, ci si aspettava qualcosa di più dalla giovane Italia messa in campo dal neo-ct contro la Costa D’Avorio, ma le attenuanti sono parecchie e si spera che da qui a settembre – quando si comincerà a giocare con i punti in palio – ci sia modo di mettere a punto qualche meccanismo in più.
Sotto il diluvio dell’Upton Park di Londra, la nazionale azzurra non è riuscita ad avere la meglio sui rocciosi africani, privi di Drogba, ma pur sempre temibili nelle ripartenze. Bene l’Italia nel primo quarto d’ora di gioco, quando Balotelli si avvicinava alla porta in un paio di circostanze, cercando anche il dialogo con il duo Cassano-Amauri.
Il fantasista blucerchiato ha mostrato sprazzi di classe, ma non sempre è riuscito ad essere presente nel gioco d’attacco azzurro, finendo spesso per perdersi tra le maglie della squadra avversaria. Quanto ad Amauri, la volontà di far bene non è bastata a bagnare positivamente l’esordio in maglia italiana, sebbene abbia avuto un paio di occasioni per piazzare il colpo vincente.
Occasione che non ha mancato Kolo Touré, quando al 10′ della ripresa anticipava Chiellini e spediva alle spalle del debuttante Sirigu. A quel punto partiva la girandola di sostituzioni, con Prandelli che tentava di trovare l’assetto migliore per pervenire al pareggio.
Alla fine sarà 1-0 per la Costa D’Avorio, una sconfitta che per ora non fa male. L’importante è farsi trovare pronti a settembre, quando l’Italia comincerà il cammino di qualificazione verso gli Europei del 2012. E da lì in poi niente più attenuanti per Prandelli & Co.
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