Oggi ha parlato il capitano della Nazionale italiana Gigi Buffon, convocato per le due amichievoli previste l’11 e il 15 novembre. Saranno due partite importanti per il portiere, che giocando raggiungerà 112 partite in azzuro, pareggiando il record di Zoff. Più in alto di lui ci sono solo più Maldini (con 126) e l’amico Cannavaro (con 136). Buffon in conferenza stampa ha parlato anche di questo, oltre a soffermarsi su due elementi che attualmente sono lontani dai campi di calcio: Cassano e Rossi.
Giuseppe Rossi e Cassano ci mancano perché dal punto di vista tecnico, della personalità e dall’esperienza ci avevano dato una grandissima mano, ma ce la daranno anche quando torneranno. Il mio auspicio è che verranno con noi all’Europeo. Cassano è un esuberante per natura, non passa inosservato, vuol lasciare il segno. Ci manca tanto, perché ci dava quel tocco di allegria, quel pizzico di pazzia a giuste dosi che era particolarmente piacevole
Tornando alle sue presenze in azzurro, Buffon racconta di come non se lo sarebbe aspettato quando 14 anni fa indossò per la prima volta la maglia dell’ Italia:
Magari due-tre anni fa l’avrei detto che un giorno lo avrei raggiunto. Non sicuramente quattordici anni fa quando ho esordito in Nazionale. Era un sogno e sapevo che ne sarebbe passata tanta di acqua sotto i punti perché si realizzasse e in effetti ne è passata tanta.
Nel finale dell’ intervista il portiere ha anche detto la sua opinione sul rinvio della partita di campionato tra il Napoli e la sua Juventus:
Io ero a Napoli, fino a mezzogiorno e mezza pensavo fosse impossibile giocare. Quando siamo venuti via alle 5 diventava impossibile pensare di non giocare. Sono comunque decisioni che vanno prese prima, visto che i tifosi si muovono molto prima del fischio di inizio della gara
Photo Credits | Getty Images