Amauri diventa italiano, lo volete in nazionale?

di Redazione 3

Da oggi Carvalho Amauri è ufficialmente italiano. O meglio, italo-brasiliano. L’iter lunghissimo, che è stato più volte rimandato, è arrivato al termine, e così adesso il calciatore della Juventus non solo, diventando comunitario, non creerà più problemi con il regolamento degli extracomunitari in squadra, ma soprattutto, non avendo mai vestito la maglia del Brasile, può diventare anche un calciatore della nazionale azzurra.

Fino allo scorso anno Marcello Lippi avrebbe fatto carte false per averlo a disposizione. I continui infortuni di Toni e di Borriello e l’affidabilità a momenti alterni di Gilardino facevano sperare che, per il Mondiale, Amauri avesse ottenuto il passaporto italiano e potesse far parte della nazionale azzurra.

Ma il campionato scadente di quest’anno, che ha visto l’attaccante riprendersi solo nell’ultimo mese, lo hanno un po’ allontanato dalla convocazione. A questo si devono aggiungere la ritrovata vena realizzativa di Gilardino in campo internazionale, la forma straordinaria di Borriello e, perché no, il lento rientro di Luca Toni. Probabilmente ora che il passaporto è arrivato, forse Amauri non serve più tanto alla nazionale, tanto che Lippi qualche giorno fa ha dichiarato di non volere convocare oriundi (Camoranesi escluso). Ci ripenserà? I tifosi si dividono, e voi che ne pensate?

Commenti (3)

  1. No, non deve essere convocato.
    Ha sempre detto che il suo sogno era quello di giocare con il Brasile, noi non siamo la ruota di scorta.

    E poi tecnicamente è inferiore a diversi italiani…

  2. Ho più volte espresso la mia opinione a riguardo su queste pagine. Non ne ho mai fatto una questione tecnica, riconoscendo al giocatore delle grandi doti (ultimo anno a parte), ma la maglia azzurra va desiderata e – soprattutto – rispettata: nessuno si può permettere il lusso di considerarla una seconda scelta. Mi auguro che Lippi non lo porti ai Mondiali, perché sinceramente mi troverei in imbarazzo ad esultare al gol di uno che fino a due giorni fa (per modo di dire) aspettava la convocazione di Dunga.

  3. nell’articolo non ho voluto esprimere la mia opinione per non influenzare il lettore, ma credo che forse potrebbe essere il caso di usare LUI come ruota di scorta.
    borriello, toni e gilardino sono i titolari, ma se uno o due di loro si dovessero infortunare prima del mondiale, la scelta potrebbe ricadere su di lui….

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